Dopo l’adozione dell’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado dal 26 al 29 febbraio per consentire un intervento di sanificazione e successiva areazione degli ambienti scolastici, volto a contenere i rischi di contagio, il sindaco Antonio Diplomatico, in conformità all’ordinanza regionale n.1 del 24 febbraio, rivolge invito ai dirigenti scolastici delle scuole del territorio affinché “oltre che alla puntuale applicazione delle direttive emanate dalle autorità sanitarie sia nazionali sia locali, mettano in campo un’attenta attività di informazione rivolta a tutte le componenti della collettività scolastica (alunni, famiglie, docenti, ecc.). Raccomando - aggiunge il sindaco - di tenere conto che chiunque abbia fatto ingresso in Campania provenendo da una delle zone d’Italia sottoposte a restrizione come “focolai” epidemici, nonché da altre aree del mondo interessate dall’epidemia, deve informare il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL per le opportune misure. Vanno seguite scrupolosamente le norme di igiene sia personale che degli oggetti di uso comune, non vanno assunti antibiotici o antivirali se non prescritti, va contattato il 112 in presenza di sintomi sospetti se si proviene da zone epidemiche. Chi ha dubbi o avverte sintomi allarmanti deve mettersi in contatto con i recapiti dedicati, senza recarsi direttamente presso le strutture sanitarie. Va inoltre evitata l’organizzazione e l’espletamento di manifestazioni e iniziative che comportino adunanze o assembramenti, nonché di gite e viaggi di istruzione”.
Il primo cittadino, inoltre, invita i dirigenti scolastici affinché si adoperino anche per “far comprendere che la responsabilità individuale è il primo e più immediato presidio a tutela della salute pubblica, e che il buon senso unito al senso civico possono garantire una efficace linea di condotta, al riparo da reazioni immotivate o ingiustificati allarmismi”.
Al contempo raccomanda anche di “sensibilizzare l’utenza sull’opportunità di recepire informazioni e direttive unicamente dai canali ufficiali, evitando - specie con riguardo ai minori - di diffondere false indicazioni o comportamenti inappropriati”.