“American Buffalo” porta in calce la firma di David Mamet, autore, sceneggiatore e produttore americano nonchè premio Pulitzer. E’ un grande classico della drammaturgia datato 1975 e contempla anche una versione cinematografica del 1996 per la regia di Michael Corrente, con protagonisti Dustin Hoffman, Dennis Franz e Sean Nelson. Maurizio De Giovanni e Marco D’Amore l’hanno importato, riscritto e ambientato nella Napoli di oggi cercando di conservarne intatta la cosiddetta “poesia profana”. Un linguaggio spesso turpe, feroce, volgare ma propedeutico per difendersi dall’ambiente contaminato e violento che fa da sfondo alla vicenda.
La compagnia “Satyricon” scelse questo testo molto controverso e ambiguo per partecipare alla terza edizione del “Premio Teatrale Città di Torre Annunziata” nel 2019. Un’idea audace, temeraria, coraggiosa che, però, trionfò con ben sei riconoscimenti: miglior attore protagonista, Luca Grassano, miglior attore non protagonista, Francesco Esposito, miglior caratterista, Luigi Loreto, migliore scenografia, Viviana Di Leva, miglior spettacolo categoria testi contemporanei e miglior spettacolo assoluto edizione 2019.
«Torniamo in scena dopo quattro anni. A causa del Covid – sostiene Luigi Loreto, presidente e fondatore della compagnia Satyricon - abbiamo dovuto accantonare lo spettacolo proprio nel momento in cui stava spiccando il volo. “American Buffalo”, però, non è mai stato relegato in un cassetto. Ne abbiamo parlato ogni volta che ci vedevamo con tutta la compagnia. E’ stato il punto centrale delle nostre conversazioni artistiche: pensavamo a come modificarlo, a come rimetterlo in scena e a quando, soprattutto, sarebbe stato pronto per sottoporlo nuovamente al giudizio del pubblico».
Quel momento finalmente è arrivato. Sabato 28 dicembre 2024 al teatro “Di Costanzo-Mattiello” di Pompei, ore 20.30, la compagnia Satyricon ritorna in scena proprio con “American Buffalo” per la regia di Francesca Annunziata che ha diretto lo spettacolo in tutte le repliche precedenti. «Il testo di Mamet, con i suoi complessi personaggi, è stato un percorso artistico molto interessante e impegnativo – sottolinea la regista – al quale si aggiungono, in questa seconda stesura, ulteriori valori e spunti di riflessione in tutta la squadra. Dettagli non trascurabili che speriamo possano arrivare nitidi al pubblico».
Rispetto all’ultima versione, infatti, ci sono delle novità e alcune delle quali è lo stesso Luigi Loreto ad anticiparci: «La prima è il personaggio di Roberto. Ad interpretarlo non c’è più Francesco Esposito, sostituito da Aniello Ciro Nunziata che, con la sua fisicità e la sua recitazione, ha fatto sì che gli altri due personaggi, Teach e Don, cambiassero il loro modo di approcciarsi alla storia e alla misura dello stare in scena. Poi le musiche che sono completamente cambiate utilizzando un sound più inerente al testo. Infine l’intervallo, che era già un punto forte delle prime realizzazioni, si arricchisce di altri dettagli e viene proposto con una nuova formula». Ma c’è anche molto altro. Per scoprirlo basta recarsi a teatro il prossimo 28 dicembre.
Info e prenotazioni 3387794405 – 3394262119 – 3803189688
(nella foto da sinistra, Luca Grassano, Francesca Annunziata, Maurizio De Giovanni, Francesco Esposito e Luigi Loreto)