“Una canzone per te” non è catalogabile tra gli spettacoli musico-teatrali ordinari. Varca decisamente questi confini didascalici. Rappresenta un autentico, inimmaginabile atto d’amore che un Uomo possa riservare alla compagna con cui ha condiviso mezzo secolo di vita.
Caterina e Achille. Due nomi declinati sempre insieme da tempo immemorabile e che, dopo l’evento di ieri sera al teatro “Mattiello” di Pompei, continueranno ad essere indissolubilmente associati. Anche se Caterina lo scorso 10 agosto ci ha lasciati. Achille è riuscito nell’impresa non affatto onirica di stabilire una delicata, amabile connessione con la sua Caterina attraverso la musica grazie a sontuosi artisti che rappresentavano il loro quotidiano.
«Mio padre è riuscito a trasformare il dolore in capacità produttiva, in un evento che sarebbe piaciuto tantissimo a mamma. Lei amava ballare, amava cantare, amava stare in compagnia. E questa decisione di organizzare uno spettacolo tutto per lei – afferma commosso Pepi, figlio di Caterina e Achille, nel messaggio iniziale della serata - mi ha restituito nuovamente, dopo un periodo assolutamente difficile, tutte le immagini più belle di mia madre. La prima è sempre la stessa: quel sorriso meraviglioso e contagioso che sapeva regalare a tutti e che mi scioglieva ogni volta che ne riservava uno per me». Poi Pepi conclude: «E allora mamma mi rivolgo a te direttamente: goditi la serata da lassù, canta a squarciagola, balla con gli angeli. Questa serata è per te, questa canzone è per te».
Caterina ha avuto il potere di far avvicendare sul palco una serie di artisti difficilmente “scritturabili” nella stessa serata. Tutti amici conosciuti e frequentati per l’attività di road manager di Achille De Luca che non hanno esitato a rispondere al richiamo del cuore. Con la sapiente regia di Gigi Ragone è andato in scena uno spettacolo di cifra artistica notevole. E i nomi del gruppo-base di musicisti testimoniano lo spessore dell’evento: Giancarlo Vorzitelli (piano e voce), Gigi Patierno (sax e fiati), Cristian Capasso (basso), Antonio Muto (batteria). Non soffermatevi sul numero (solo quattro): l’effetto acustico che arrivava in platea era quello di un’orchestra di molti più elementi.
Lo spettacolo si è aperto con la sublime chitarra di Gennaro Venditto che ha trasferito subito gli ospiti (teatro stracolmo) in un’atmosfera di suoni mediterranei. Un fil rouge musicale che Gerardo Pinto ha percorso subito dopo con la sua potente e melodiosa voce. Achille De Luca è stato affiancato alla conduzione da Francesco Calabrese, presentatore, doppiatore e attore di riconosciuta esperienza, che ha impreziosito lo spettacolo con le sue incursioni. La parte artistica della famiglia De Luca è stata affidata alla voce intensa di Rosario, cugino di Achille, ma soprattutto vocal coach di tante serate memorabili al fianco di Caterina.
Ma il novero dei De Luca artisti non è esaurito qui. In coppia con Lino D’Angiò (come ai tempi di Tele Garbaldi) ha imperversato sul palco la vis comica di Alan De Luca. La parte femminile degli interpreti ha fatto registrare la partecipazione di due superbe voci: Lisa Iovane e Francesca Maresca. Un mini one man show ha visto protagonista Ignazio Laiola che, con la sua chitarra, ha stabilito un contatto gioioso, complice ed epidermico con il pubblico. Significativa la sua versione di “Caterina”, brano portato al successo negli anni ‘60 dal crooner Perry Como.
L’attore comico Gennaro Morrone non si è risparmiato nel sottolineare i tic esilaranti di alcuni “operatori” del mondo dello spettacolo. Standing ovation, poi, per Nello Buongiorno, the voice senior più bella d’Italia, che ha ipnotizzato i presenti soprattutto con “Tu non mi lasciare mai”, cover della celeberrima “If you don't know me by now”.
Anche due gruppi musicali hanno arricchito la scaletta: I Miura e Sasà e i Nobili. Sergio Cirillo, musicista, compositore, arrangiatore, scrittore (autore di brani, tra gli altri, per Andrea Bocelli, Eduardo De Crescenzo e Peppino Gagliardi), amico dall’adolescenza di Achille, ha dedicato a Caterina un suo struggente brano: “I grandi sentimenti”. I cantanti di più recente generazione Enzo Pinto e Alessandro D’Auria, in coppia, hanno fatto scatenare la platea con un coinvolgente “Yes I know my way”. Al tenore di caratura internazionale Francesco Malapena l’onore di chiudere un evento profondo, intenso, emozionante, magico.
Il ricavato dello spettacolo, per volontà di Achille De Luca, sarà devoluto alla “Mensa dei poveri” attiva presso la parrocchia dell’Immacolata Concezione a Torre Annunziata.