A cura della Redazione

Si è aperto oggi, venerdì 8 novembre, presso lhotel degli Ulivi di Gragnano, la XVI Riunione Stabiese di epatologia, l’appuntamento scientifico nazionale che mira a fare il punto sulle più recenti sfide della branca con un focus particolare sulla lotta per leliminazione definitiva dellepatite C e affrontare le nuove strategie diagnostiche e terapeutiche per le malattie epatiche emergenti.

La convention è stata aperta dai saluti istituzionali da parte dei sindaci di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, e Gragnano, Aniello D’Auria, dal direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo, dal direttore sanitario Ferdinando Primiano, dal responsabile delle politiche del farmaco della regione Campania Ugo Trama.

La riunione organizzata da Carmine Coppola, responsabile del centro di epatologia di Gragnano afferente l’unità operativa di medicina generale presso l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, è diventata negli anni un appuntamento di riferimento per gli specialisti del settore.

Nasce con lobiettivo di approfondire limpatto delle innovazioni in epatologia e di promuovere un approccio multidisciplinare nella cura del paziente.

Lepatologia negli ultimi anni ha vissuto importanti evoluzioni - ha spiegato Coppola - dalla terapia per leliminazione dellepatite C (oltre 2.000 i pazienti trattati e guariti), ai nuovi farmaci per lepatite delta, fino alle metodologie avanzate per il trattamento dellepatocarcinoma. Raggiunti traguardi significativi in diagnosi e terapia, è ora fondamentale concentrarci su screening e prevenzione per ridurre le complicanze, migliorando la qualità di vita dei pazienti e contenendo i costi sanitari”.

Un tema di particolare rilievo affrontato durante il meeting è lepatocarcinoma, una patologia complessa che richiede una gestione integrata, dove gli specialisti lavorano in team per garantire cure personalizzate. Lepidemiologia delle malattie epatiche ha subito unevoluzione significativa, con laumento di casi legati alla steatosi epatica (Mafld) nei paesi occidentali. In assenza di una terapia farmacologica consolidata, ladozione della dieta mediterranea e di uno stile di vita attivo si dimostrano le strategie preventive più efficaci.

Al congresso anche le novità nel campo dellepatologia dei trapianti (la struttura di Gragnano opera in collaborazione con il centro trapianti fegato di Pisa, eccellenza di livello internazionale) e il ruolo emergente dellintelligenza artificiale, che offre prospettive inedite nella stratificazione dei rischi e nella pianificazione delle risorse sanitarie.