A cura della Redazione

Viva commozione ha suscitato sul territorio la scomparsa dell’avvocato Alfonso Iovane. Ieri, ai suoi funerali, la chiesa della Trinità a Torre Annunziata era stracolma di colleghi, amici, parenti che hanno voluto tributare l’ultimo saluto, prima che al professionista, ad un autentico, gran signore.  

Pasquale Damiano, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del Tribunale di Torre Annunziata, ha ricordato così il caro Alfonso.

In queste occasioni l’emozione assale tutti. La commozione è negli occhi di ognuno di Noi, dei parenti, degli amici di sempre, dei colleghi. Caro Alfonso non dimenticheremo mai il Tuo sorriso, il Tuo modo scanzonato di affrontare le problematiche quotidiane, anche quando erano visibili le Tue sofferenze fisiche. Non c’era bisogno di conoscerTi da tempo, per rendersi conto e da subito chi avessimo di fronte.

Una persona corretta, sempre disponibile, mai supponente, insomma un signore, merce rara. Con Te era tutto più semplice, mai momenti di tensione, anche nello scontrarsi su posizioni diverse. Una persona perbene, sensibile ai bisogni altrui e pronto a tendere la mano a tutti.

Stimato e benvoluto, Alfonso per oltre un cinquantennio ha esercitato la professione, formandosi alla Scuola Napoletana attingendo esperienze e conoscenze giuridiche rendendolo nel tempo un riferimento prima nel mandamento oplontino e poi nel nostro circondario. Consigliere per molti anni, ha saputo interpretare al meglio la professione ed anche la funzione sociale dell’Avvocato.

Presso il Suo studio si sono avviati decine di colleghi entrati nel mondo dell’avvocatura, che oggi si distinguono per capacità e professionalità, mostrando di aver messo a frutto i suoi insegnamenti. Lì dedicava tutto se stesso e trascorreva tutto il suo tempo, non tralasciava comunque momenti di sottile digressione, con il suo sornione sorriso appena accennato. Tutto ciò anche con i suoi cari amici, che la diceva lunga sul suo carattere, riuscendo a cogliere spesso nel segno.

Sempre pronto ad essere solidale con chi gli prospettasse anche un bisogno temporaneo, non ha mai negato un aiuto o fatto mancare il suo sostegno. Altruista disinteressato. Aveva un cuore grande, un cuore buono, quello stesso cuore che negli ultimi mesi ha messo a dura prova la sua proverbiale resilienza, forte e caparbio fino all’ultimo. Alfonso lascia una grande eredità, tutto quello che resta – ed è patrimonio vivo ed intenso – è e sarà sempre nei nostri ricordi, nei nostri cuori.

Ad Amedeo il compito di raccogliere una eredità pesante ma piena di contenuti ed insegnamenti e sono sicuro che sarà capace di rendere il giusto onore alla tua memoria. Alla famiglia il ricordo dell'uomo attento e del padre premuroso. Mancherai a chi Ti ha voluto bene, mancherà a tutti noi. 

Ciao Alfonso.