Non è stato un semplice incontro conviviale per godersi insieme una cena, ma anche e soprattutto un’occasione per rinnovare l’amicizia, la stima e l’affetto che li ha uniti in tanti anni di servizio nel Corpo della Polizia Municipale di Torre Annunziata.
Una gran parte di loro si sono riuniti ieri, 26 settembre, nel ristorante “Il Locandiere” di Trecase, all’incirca una ventina i Vigili Urbani in pensione che hanno partecipato ad una serata “amarcord”. Ricordando i momenti belli della loro carriera, le situazioni difficili che spesso hanno vissuto, le lunghe giornate afose, fredde e piovose trascorse in strada tra il traffico e gli autisti indisciplinati. A volte anche criticati, ma nonostante ciò sempre ligi al loro dovere.
Il momento più emozionante c’è stato, però, quando l'ex comandante Giuseppe Varcaccio ha rivolto il pensiero dei presenti “agli amici scomparsi che non ci sono più fisicamente qui ma che sono sempre presenti nel nostro cuore”. E ha fatto i nomi, tra gli altri, di Ernesto Bergamasco, Domenico Pastorale, Ennio Iannaccone, Vittorio De Stefano, Salvatore e Antonio Virno, Guido Vitiello, Amedeo Iovane, Salvatore Gagliardo, "oltre a Gennaro Cirillo, che forse è stato il primo a lasciarci”.
Poi ha accennato ai suoi 35 anni trascorsi alla guida del Corpo, dal 1 dicembre 1975 al 30 giugno 2010. Prima ancora, si era laureato in giurisprudenza e insegnato Diritto all’istituto superiore “Graziani” di Torre Annunziata. Vincitore di concorso nell’aereonautica militare, vi è rimasto per cinque anni fino al grado di capitano, prestando servizio a Gioia del Colle e a Capodichino. Infine il concorso a comandante della Polizia Municipale nella nostra città.
“Quando assunsi il comando c’erano circa una decina di Vigili Urbani - ci ha detto Varcaccio -, poi con la legge 285 ne furono assunti una quarantina che dovemmo formare in breve tempo, ma in tutti gli anni in cui ho avuto l’onore di guidarli siamo quasi sempre stati sotto organico”.
La parola è passata al tenente Michele Manna, il più anziano della comitiva, che ha ringraziato tutti per avergli dato l’opportunità di intervenire e ha rivolto “un abbraccio forte, ovunque siano, ai nostri amici che non sono più qui”.