La radiotelevisione della Svizzera Italiana a Torre Annunziata! Sabato mattina, 9 dicembre, il giornalista Mario Messina dell’emittente svizzera è venuto nella città oplontina per intervistare Salvatore Cardone e Vincenzo Marasco, autori insieme ad Antonio Papa del libro “Voiello. Una famiglia di Torre Annunziata pioniera ed eccellenza dell’arte bianca italiana”.
Ma perché una tv di Lugano si è interessata ai Voiello, fondatori del pastificio di Torre Annunziata e famosi in tutto il mondo? È molto semplice! Nel sito della Barilla, proprietaria del marchio Voiello e del relativo stabilimento pastaio di Marcianise, era scritto che il nonno di Giovanni Voiello era un certo August Van Vittel, un tecnico svizzero venuto a lavorare alla ferrovia Napoli- Portici, inaugurata nel 1839 e qualche anno dopo prolungata a Torre Annunziata. Costui avrebbe conosciuto poi una cittadina torrese, Rosetta Inzerillo, l’avrebbe sposata e dalla loro unione sarebbe nato Teodoro, padre di Giovanni.
La tesi infondata del nonno svizzero di Giovanni Voiello
Una tesi avvalorata da tradizioni orali giunte fino ad oggi ma rivelatesi infondate, come dimostrato nel libro dei tre storici di Torre Annunziata. Infatti Cardone, Marasco e Papa hanno effettuato nel corso di un decennio ricerche approfondite sui Voiello, sulla base di documenti e atti ufficiali, accertando che il nonno di Giovanni Voiello si chiamava Andrea (il primo maccaronaro) ed era nato a Torre Annunziata, come il di lui padre Teodoro. E che addirittura le origini dei Voiello erano da ricercare a Bracigliano, un paesino del Salernitano, da dove i Gaudiello (nome trasformato in Voiello per un errore di trascrizione) erano venuti a Torre Annunziata per lavorare nella Real Fabbrica d’Armi.
Il giornalista professionista Messina, venuto a conoscenza del libro, ha contattato quindi gli autori per un’intervista per la tv della Svizzera italiana. Ed eccolo quindi qui davanti alla Basilica della Madonna della Neve, dove incontra Cardone e Marasco (Papa vive a Milano e non poteva essere presente).
La sua telecamera inquadra Cardone e il Supportico Orfanotrofio, dove venne ad abitare da Bracigliano Felice Gaudiello dopo il matrimonio con la torrese Santa de Luca e dove nacque il loro figlio Teodoro nel 1764, che però al momento del battesimo venne trascritto erroneamente come Vojello.
Il giornalista incontra Cardone e Marasco
Lo spiega al giornalista il professore Cardone, raccontando la vera storia di questa famiglia e quella non veritiera di August Van Vittel. Successivamente lo scenario cambia e Messina entra nell’archivio storico della chiesa, dove Marasco gli mostra tutti gli atti che ricostruiscono i vari passaggi dei Voiello da Bracigliano a Torre Annunziata, da San Giovanni a Teduccio, dove è nato Giovanni, a Gaeta, dove venne alla luce il fratello Vincenzo.
Marasco indica nel libro le foto del pastificio (aperto prima al corso Umberto I e poi a via Maresca) e arricchisce le notizie sui Voiello parlando di quelli di Genova e della vendita della pasta persino negli Stati Uniti d’America.
Infine un giro in città con il giornalista per mostrargli i luoghi dove hanno vissuto e lavorato i Voiello.
(Nella foto in alto, il prof. Cardone alle spalle di Supportico Orfanotrofio con il giornalista Messina. Nella foto sopra, lo studioso di storia locale Vincenzo Marasco e l’atto di matrimonio tra Felice Gaudiello (Voiello) e Santa de Luca)
Per acquistare copie del libro rivolgersi a Vincenzo Marasco - tel. 389/4284134