La Commissione straordinaria del comune di Torre Annunziata ha approvato il bilancio di previsione 2023 e il Documento Unico di Programmazione (DUP) relativo al triennio 2023-2025.
Ma prima di addentrarmi tra le pieghe del bilancio, che è il più importante strumento di pianificazione annuale dell'attività dell’Ente, mi soffermerò su alcuni dati che riguardano la popolazione di Torre Annunziata.
Prendendo in esame i dati del triennio 2018/2020 si può notare un decremento costante della popolazione, scesa nel 2021 a 41.088 abitanti, di cui il 48 per cento maschi (19.716) e il 52 per cento femmine (21.372).
Negli ultimi tre anni oltre tremila persone sono andate via dalla città
Il decremento è dato dal numero dei decessi che è superiore a quello delle nascite, ma soprattutto dalla differenza tra il numero di emigrati e quello di immigrati. Per quanto riguarda il primo aspetto, negli ultimi 3 anni ci sono state 1.207 nascite, con un tasso di natalità nel 2020 del 9,80 per mille abitanti (in Italia l'indice è al 9 e in Campania al 9,5), e 1.298 decessi. La differenza, quindi, è di meno 91 unità. Per quanto riguarda il fenomeno migratorio, invece, sempre prendendo a riferimento gli ultimi 3 anni, a fronte di 2.392 persone, tra stranieri e italiani, che sono entrati a Torre Annunziata, ne sono andate via 3.064, per lo più giovani in cerca di lavoro o che “fuggono” dalla città per vivere in realtà migliori.
Tutto questo ha contribuito ad un calo demografico di 763 unità negli ultimi 3 anni. Un dato che deve far riflettere: se non si creano nuove opportunità di lavoro (io insisto sulle politiche di sviluppo orientate al turismo e all’accoglimento), e se non si migliora la qualità della vita della comunità, tra non molto Torre Annunziata sarà abitata solo da pensionati.
Imposte e tasse del comune di Torre Annunziata
Fatta questa premessa, entriamo nel merito del bilancio di previsione 2023. Un bilancio che grazie alle ristrettezze degli ultimi anni imposte dall’Ufficio economico-finanziario diretto dal dottor Nunzio Ariano, appare completamente sanato, nonostante il debito di circa 11 milioni di euro derivante dalla sentenza sul quartiere Carceri, e saldato nelle due annualità 2021 e 2022.
Senza entrare troppo nel tecnico, mi soffermerò su ciò che interessa maggiormente ai cittadini torresi, ovvero le tasse e le imposte.
Il comune di Torre Annunziata “sottrae” ai contribuenti, con le principali imposte tributarie (Imu, Tari, Addizionale Irpef, ecc.) oltre 17 milioni di euro, che sommati ai 2 milioni di euro delle imposte extratributarie, ossia proventi di servizi e beni comunali, fanno in totale 19 milioni di euro.
La tassa che porta un maggior gettito è quella sui rifiuti (Tari) con circa 10 milioni di euro (rimasta invariata rispetto all’anno scorso), seguita dall’Imu con oltre 4 milioni di euro.
La politica tributaria del Comune, per le obbiettive ragioni di criticità finanziaria, hanno imposto la conferma delle aliquote e delle tariffe nella misura massima prevista per legge: 10,6 per mille per l’Imu e 8 per mille per l’addizionale Irpef.
Come potrebbe diminuire la tassa sui rifiuti (Tari)
Apro una parentesi relativa alla tassa sui rifiuti. Le entrate della tassa devono coprire per legge l’intero costo del servizio. Pertanto se spendo 100 tra spazzamento delle strade, conferimento rifiuti, spese di gestione, ecc., devo ricavarne altrettante 100 dai contribuenti, al netto dei ricavi per il conferimento dei rifiuti differenziati (carta, vetro e plastica). Quindi per poter far pagare di meno ai contribuenti ci sono due strade: o diminuire il costo del servizio (cosa molto difficile), o distribuirlo su un maggior numeri di contribuenti. Questa seconda ipotesi può avvenire in due modi, con una lotta serrata all’evasione fiscale (azione già intrapresa con successo negli anni scorsi), oppure creare le premesse per l’apertura di nuove attività commerciali/artigianali. Da questo punto di vista una mano ci può venire dall’apertura del nuovo centro commerciale Maximall Pompeii, che si estende su un’area di 195mila metri quadrati, di cui 38.250 mq di superficie coperta e 42.800 mq di GLA (Gross leasable area), vale a dire la superficie commerciale utile, come i locali di vendita, i magazzini, gli uffici amministrativi, ecc..
Queste aperture produrranno, oltre ad un incremento dell’occupazione, anche nuove entrate per le casse comunali in termini di tassa sui rifiuti, valutabili intorno ai 2 milioni di euro, con la conseguente e logica riduzione della tassa per tutti i cittadini di Torre Annunziata.