Tra i personaggi che hanno contribuito con la propria bravura e professionalità a lasciare il segno nel campo archeologico, ci è doveroso riproporre la figura di Olga Elia, scomparsa il 3 giugno 1977.
Figlia di Salvatore Elia, capo dei Vigili Urbani e successivamente capo dei Pompieri negli anni venti a Torre Annunziata, Olga Elia nacque a Nocera Inferiore il 20 aprile 1902.
Laureata a Napoli nel 1924, insegnò a Ravenna e a Campobasso come docente liceale quando venne chiamata dall’allora Soprintendenza alle Antichità della Campania e del Molise.
Su incarico di Amedeo Maiuri, soprintendente campano, collaborò alla catalogazione sistematica delle pitture murarie di Pompei, al riordino di diverse collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dell'Antiquarium pompeiano e seguì gli scavi di Pompei.
Nel 1933 venne inserita nei ruoli del Ministero e, dal 1940, le fu affidata la direzione degli scavi di Pompei, incarico che mantenne fino al giugno del 1960 quando fu rimossa per motivi mai completamente chiariti.
Dopo vent’anni di amministratrice degli scavi di Pompei, Olga Elia venne rimossa dall’incarico a seguito di una inchiesta del Ministero su dei furti e atti di vandalismo compiuti nel sito pompeiano. Questa la versione ufficiale, altri sostennero che la dottoressa Elia venne destituita per contrasti personali con il Maiuri, come chiaramente scrissero Lucia Gervasini e Grete Stefani in “Dizionario biografico dei soprintendenti archeologici (1904-1974)”, secondo cui: “… i reali motivi di questa rimozione da tutti gli incarichi fino ad allora assegnati senza alcun nuovo compito non sono ufficialmente noti e potrebbero derivare esclusivamente da contrasti personali per futili motivi e incomprensioni [...]”.
Probabilmente la sua bravura e la sua autonomia, dopo vent’anni di amministratrice degli scavi più importanti al mondo, infastidirono non poco i vertici locali, ipotesi che ancora oggi circola negli ambienti tra chi ricorda i fatti accaduti all’epoca.
Olga Elia seppe riprendersi gloria e onori amministrando altri siti nazionali, riscuotendo stima e rispetto per la sua professionalità.
Dopo la sua morte, avvenuta il 3 giugno del 1977, riposa nel cimitero di Torre Annunziata.
Nel 2018 la sua figura è stata inserita nella prima edizione dei “22 Figli Illustri di Torre Annunziata”.