Le sorti del cine-teatro Moderno di Torre Annunziata, notizia sorprendente.
Nella tarda mattina di oggi, giovedì 25 maggio, presso Palazzo Criscuolo, si è tenuta la conferenza stampa indetta dalla Commissione Straordinaria del Comune di Torre Annunziata. Erano presenti il dott. Enrico Caterino, prefetto a riposo, il dott. Fernando Mone, viceprefetto a riposo, il dott. Marco Serra, dirigente di II fascia Area I del Ministero dell'Interno, tutti e tre alla guida provvisoria dell'amministrazione. Inoltre, la segretaria generale Maria Clara Napolitano, i dirigenti Nicola Anaclerio, Nunzio Ariano, Valentino Ferrara, Graziano Maresca, il comandante della Polizia Municipale Giovanni Forgione e l’amministratore della PrimaVera Eugenio Piscino.
Tra i tanti argomenti discussi (ampio servzio in un altro articolo), sollecitata dalle domande dei giornalisti presenti, la Commissione ha parlato anche dell’ex cine-teatro Moderno, un rudere che sovrasta piazza Nicotera.
Ebbene, il prefetto Caterino si è lasciato andare ad una dichiarazione che ha colto un po’ tutti di sorpresa. “Siamo in trattativa con la proprietà per acquistare il Moderno - afferma -. Se non lo facciamo noi, non lo farà nessuno, e non possiamo tollerare che un edificio storico cada a pezzi giorno dopo giorno”.
Subito le domande si sono rincorse. “Acquistarlo per farne cosa?”. “Abbiamo diverse idee in proposito - ribatte Caterino -. A Torre Annunziata non c’è un teatro dove dar luogo a rappresentazioni teatrali. Questa potrebbe essere un’idea. Ma abbiamo pensato anche ad altro, come ad esempio collegarlo con Palazzo Criscuolo per utilizzarlo per fini istituzionali”.
Qualcuno suggerisce di dar luogo ad un concorso di idee per individuare la futura destinazione dell’ex cine-teatro. Al di là di quello che sarà del Moderno, una cosa sembra certa: l’Amministrazione ha deciso per adesso di acquistarlo (non si conosce il prezzo di vendita, ma dovrebbe essere alla portata delle pur esigue casse comunali), poi si deciderà con calma cosa fare e con quali risorse.
Il Moderno, simbolo storico dei primi anni del Novecento
Nel 1910 sorgeva il cine-teatro Moderno. Nel corso degli anni la struttura ha cambiato più volte la facciata, e successivamente si è ampliata con una sala cinematografica sottostante che ha cambiato diversi nomi e gestioni: da Savoia a Italia (sala con due schermi) e, per finire, ad Ariston. L’ultima versione comprendeva una saletta con un palchetto sopraelevato, con meno di cento posti a sedere ma molto accogliente e intima.
La vita del Moderno è stata leggermente più lunga del Metropolitan, ma l’epilogo è stato lo stesso. Attualmente è in uno stato di forte degrado.