Dopo gli anni 1950, 1951, 1952, 1953, 1954, 1955, 1956, 1957, 1958 e 1959, lo storico locale, e nostro collaboratore, Antonio Papa, ci racconta i fatti più salienti accaduti nell'anno 1960 a Torre Annunziata. E' questo l'ultimo appuntamento settimanale delle 11 tappe percorse nel decennio 1950-1960.
Nuovo Ufficio Postale
Dopo due anni di lavori viene inaugurato il nuovo Ufficio Postale in Piazza Sandulli, progettato dall’architetto napoletano Luigi Cosenza, alla presenza del Ministro delle Comunicazioni Giuseppe Spataro, uno dei padri della Repubblica, delle autorità politiche locali e regionali, del nostro sindaco Luigi Lettieri.
Grande festa negli uffici con numerosi presenti (foto sotto) tra cui i lavoratori che trovano una casa nuova, bella e accogliente proprio nella zona centrale della città.
La Bandiera Olimpica del Comune
Consegnata dal Coni al comune di Torre Annunziata la bandiera olimpica con i cinque cerchi per l’imminente inizio delle Olimpiadi di Roma che ospita la XXVII edizione delle Olimpiadi. La bandiera viene esposta in bella mostra sul balcone del Municipio che affaccia sul corso della città.
Il ritorno di Maiuri
Ritorna a maggio nella nostra città il prof. Amedeo Maiuri, questa volta alle Terme Nunziante, accompagnato da Luigi Manzo e dagli studiosi cittadini. L’attenzione del famoso archeologo è rivolta nella zona dei locali in cui un tempo ci si curava con i fanghi, dove vengono alla luce due cunicoli risalenti all’epoca romana.
Olga Elia, la direttrice esonerata
Dopo vent’anni di amministratrice degli scavi di Pompei, Olga Elia viene rimossa dall’incarico a seguito di una inchiesta del Ministero su dei furti e atti di vandalismo compiuti nel sito pompeiano. Questa la versione ufficiale, altri sostengono che la signora Elia paga per contrasti personali, per futili motivi e incomprensioni con il Maiuri.
Olga Elia seppe riprendersi gloria e onori amministrando altri siti nazionali riscuotendo stima e rispetto per la sua professionalità.
Dopo la sua morte, avvenuta nel 1977, riposa nel cimitero oplontino (foto sotto).
“Jovanka e le altre” al Metropolitan
Ambientato all’epoca della seconda guerra mondiale, esce nelle sale cinematografiche il film “Jovanka e le altre”, prodotto da Dino De Laurentiis. Tra le sale prescelte per l’anteprima nazionale, il nostro bellissimo Metropolitan, omaggiato dalla presenza di Dino, Silvana Mangano e altri personaggi noti del cinema italiano, con il sindaco Luigi Lettieri a fare gli onori di casa.
La storia del film racconta di cinque donne di un villaggio jugoslavo accusate di aver avuto relazioni con ufficiali nazisti e in segno di disprezzo vengono rapate a zero dalla resistenza armata.
La parte della protagonista, offerta in un primo momento a Gina Lollobrigida, viene affidata a Silvana Mangano dopo che la Lollo ebbe una depressione dovuta allo choc del taglio dei capelli.
Dino De Laurentiis cura nei minimi particolari tutti i tagli dei capelli delle attrici, come si vede in foto sotto, con l’espressione un pochino… perplessa di Silvana Mangano.
Anche a Torre scoppia la mania della rasatura quasi completa dei capelli e in tantissime si presentano alla serata dell’anteprima torrese con il nuovo look.
Grazie a questi spettacoli, Torre Annunziata si conferma città di cultura a livello nazionale.
Cronaca nera: delitto di una donna
Purtroppo la cronaca ci racconta di un delitto terribile in cui perde la vita la trentasettenne Maria Neve D.S., uccisa a coltellate e a colpi di pietra. Il corpo della donna viene rinvenuto sotto una scarpata dei binari della Circumvesuviana da un gruppo di ragazzi mentre è ancora in vita. Morirà nelle ore successive senza aver ripreso conoscenza. Madre di cinque figli, viveva separata dal marito, che la sfruttava indegnamente. L’ultimo litigio con l’uomo risulta fatale a Maria Neve. Sul corpo dell’infelice donna cinque ferite da corpo contundente e due ferite d’arma da taglio.
Il marito è tratto in arresto due giorni dopo sulla spiaggia della Salera.
Morte di Mons. Francesco Orlando
La notizia della morte di Mons. Francesco Orlando (foto sotto), avvenuta il due agosto, provoca grande commozione in città in quanto l’illustre sacerdote del popolo è amato da tutti i fedeli.
Nato a Torre nel 1895, ordinato sacerdote nel 1918, era stato consacrato Vescovo di San Severo nel 1942, accolto da migliaia di fedeli in terra pugliese, svolgendo un’opera straordinaria di fede e carità.
Tornato a Torre per trascorrere con i familiari un breve periodo di riposo, ci rimase per sempre.
Le delegazioni che vollero omaggiarlo con l’ultimo saluto furono tantissime, prima nella casa dell’estinto per proseguire alla volta di Napoli dove i solenni funerali vennero ossequiati nella Cattedrale partenopea alla presenza dei massimi rappresentanti cattolici.
L’ Amministrazione comunale di Torre Annunziata, nel 1966, gli dedicò la piazza della chiesa di Sant’Alfonso dè Liguori.