Stamattina, mentre percorrevo con l'auto via Domenico Cirillo (la stradina che fiancheggia la farmacia di piazza Cesàro) sono rimasta bloccata da un... materasso zuppo di pioggia che ho trovato al centro della carreggiata. L'oggetto, come si può notare dalla foto, era girato su se stesso e pertanto rappresentava una vero e proprio ostacolo alla circolazione.
È inutile dire che, dopo aver scattato alcune foto ed avvertito il Comando di Polizia municipale, ho dovuto fare retromarcia e percorrere una strada alternativa.
L'inciviltà delle persone non ha limiti. Disfarsi di un materasso già è un gesto censurabile, depositario al centro di una strada è da irresponsabili.
«Oggi è un materasso - dice un ragazzo che vuole sfogare la sua rabbia - ieri erano cassette di frutti di mare andati a male. Ogni giorno c'è qualcosa di diverso. Non ne possiamo più di questo andazzo. Purtroppo la colpa è solo nostra, della nostra inciviltà».
E pensare che sarebbe bastata una telefonata alla PrimaVera per chiedere un intervento per il ritiro del materasso. Ma chi l'ha gettato è in regola con la tassa dei rifiuti? Probabilmente no, anche perché se così non fosse la cosa sarebbe ancora più grave.
Spesso ci lamentiamo delle strade sporche e ce la prendiamo con gli operatori ecologici.
Ma ci siamo mai chiesti chi le sporca? Le nostre strade sono sempre affollate di gente, quindi a maggior ragione più soggette a imbrattarsi di rifiuti.
Se avessimo più accortezza probabilmente la situazione sarebbe molto migliore rispetto all'attuale. Certo, a volte ci saranno anche disservizi da parte di chi gestisce la raccolta dei rifiuti, ma non possiamo sempre dare la colpa agli altri.
Una maggiore sorveglianza del territorio sarebbe preferibile, ma non si può essere dappertutto e in tutte le ore. Il primo passo spetta sempre a noi, non dimentichiamocelo.
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