Assemblea dei movimenti civici per il territorio vesuviano e dei cittadini per discutere della chiusura del Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale S. Anna e Maria SS. della Neve di Boscotrecase, sancita con decreto del commissario Asl Antonietta Costantini.
A partire dal prossimo 20 aprile, niente più nascite e ricoveri.
Un centinaio di persone si sono date appuntamento presso l'ex nosocomio di piazza Cesàro a Torre Annunziata.
Tante le mamme e le donne presenti per dire "no" ad un provvedimento, quello adottato dalla Regione e dall'Asl Na 3 Sud, che non trova affatto consensi nella popolazione.
Il primo a prendere la parola è il sindaclista UIL Giovanni Savino: «La situazione non è buona - ha detto -. Qualcuno in Regione non ha capito l'importanza di quel Reparto per il territorio. La sua chiusura è una perdita enorme per Torre Annunziata e tutti i Comuni limitrofi. Qualcosa dovremo fare - prosegue Savino -, non ci arrendiamo. Basta con questi tecnici messi a gestire la Sanità. Dobbiamo capire perché è stata fatta questa scelta. Forse - conclude Savino - per favorire gli interessi dei privati».
Parla poi il sindaco di Trecase, Raffaele De Luca: «Siamo completamente abbandonati dalle Istituzioni. Invece di migliorare i servizi nella struttura ospedaliera di via Lenze, puntano a ridimensionarla e forse a chiuderla. Noi non ci stiamo. Venderemo cara la pelle. Sarò insieme a voi - dice rivolgendosi ai cittadini intervenuti - in questa battaglia. Non accettiamo decisioni imposte dall'alto senza consultarci. Dobbiamo essere uniti».
Per il consigliere comunale di Torre Annunziata Domenico Ossame, di professione infermiere, «bisogna tutelare a tutti i costi il diritto alla salute, non ci faremo mortificare. Siamo vicini al popolo».
Presente anche il coordinatore cittadino di Sinistra Italiana-Sel, Massimo Napolitano: «Abbiamo già dovuto subire la chiusura della struttura di piazza Cesàro, sede storica del nostro ospedale. Non accetteremo quest'altro torto. Occorre più intervento pubblico nella Sanità. Perché non creare qui a Torre Annunziata le case della salute come nel Lazio? Il presidio di piazza Cesàro tornerebbe così - conclude - a disposizione della collettività».
Pierpaolo Telese, presidente dell'associaizone Verso Sud, rimarca come la decisione vada a «svantaggio delle fasce deboli, di tutte quelle donne e famiglie che non possono permettersi di pagare i ginecologi. Chiudere il Reaprto significa andare contro la città, il territorio, i più bisognosi. Saremo al fianco dei cittadini per ostacolare questo provvedimento. Serve una mobilitazione spontanea e permanente a difesa del comprensorio vesuviano».
Tra le associazioni presenti anche le Mamme Vulcaniche e Catena Rosa, oltre al sacerdote Don Pasquale Paduano, parroco del Santuario dello Spirito Santo e della chiesa dell'Immacolata Concezione.
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