L’appassionato di danza sa che i grandi ballerini, quelli veri, hanno calcato il palcoscenico del teatro, portando la loro arte, emozionando il pubblico grazie a un contatto diretto con la platea.
E se la vera essenza di danza è dunque il teatro, allora vale la pena accendere i riflettori su un emergente ballerino torrese: Giovanni Giordano, classe ‘96. Un giovanissimo talento cresciuto, artisticamente, alla Ballet Studio, la scuola di danza diretta da Massimo De Rogatis e Barbara Castellano.
Giovanni aveva 16 anni quando ha conosciuto per la prima volta il suo maestro De Rogatis. Un allievo che ha seguito tutte le discipline che la scuola di Trecase offre: classico, moderno e contemporanea. Un talento innato, tanto che diventa membro della compagnia Ballet Studio Dance di cui Massimo e Barbara ne sono i direttori artistici.
Arriva, a soli 20 anni, per Giovanni un’occasione che tutti i ballerini vorrebbero. Supera l’audizione per la Compagnia Nazionale di Danza. Direttori artistici e coreografi: Steve La Chance, noto coreografo professionista, e Alessandro Rende, punta di diamante dell’Opera di Roma, diretto dalla grande Eleonora Abbagnato.
Il nostro concittadino porterà in scena diversi spettacoli in teatri importanti. L’Opera è un palco che può spaventare ma è in queste occasioni così importanti che i grandi ballerini si esibiscono.
«Purtroppo in Italia l’importanza del teatro è andata a scemare - afferma il coreografo Steve La Chance -, ma la vera essenza della danza trova massima espressione sul palcoscenico. Oggi la danza televisiva non esiste più. Nei lontani anni ‘90 il corpo di ballo portava sul piccolo schermo una storia, attraverso il movimento del corpo e del volto. Ora - prosegue - ciò che vediamo in tv sono i cosiddetti “stacchetti” di un minuto e mezzo. Una donna o un uomo, sempre meno vestiti, si accingono a fare qualche passo, ma questo non è danza. Bisogna esprimere al meglio ciò che si vuol raccontare; tutto deve partire da una storia, da un’emozione. E, ad oggi, questo avviene solo a teatro».
Tra i tanti giovani esaminati, Steve sceglie Giovanni e su di lui dice: «Lo seguo da anni, sa lavorare bene, ha una buona tecnica, grazie ai suoi maestri Barbara e Massimo. E’ un talento che merita di andare avanti. Deve solo sviluppare quell’importante componete della danza, per me fondamentale, che è l’espressività. Per un ballerino è indispensabile l’espressione facciale e avere confidenza col pubblico». Queste parole saranno sicuramente incoraggianti per il ventenne che si accinge a diventare un professionista.
Ma i complimenti più importanti arrivano dai suoi maestri, quelli che lo hanno cresciuto, artisticamente: i coreografi Massimo De Rogatis e Barbara Castellano. «Giovanni - racconta Massimo - ha messo in scena molti nostri spettacoli, come Passion, Cubi, Spot, Time Lapse. Sempre con grande professionalità e tecnica. Noi siamo orgogliosi di lui. E’ una soddisfazione portare un talento a certi livelli. Scopo del nostro lavoro è questo. Lavoriamo affinché un talento trovi la sua giusta dimensione stilistica e raggiunga certe platee importanti. I nostri allievi - conclude - sono come tanti figli, a cui cerchi di dare il vero concetto di danza e con sé i giusti mezzi e nozioni. Giovanni ne è un esempio».
La Ballet Studio ospita da anni grandi nomi della danza classica, moderna e contemporanea. Basti citare l’ultimo stage con Francesco Nappa, maestro di danza contemporanea e coreografo in diversi teatri nazionali. Vale la pena menzionare, per gli appassionati, il suo ultimo lavoro al Teatro San Carlo di Napoli, “Eduardo artefice magico”.
Quando si parla un’arte come la danza, essa non può non associarsi al teatro che, anche se per pochi, è il “luogo sacro” dove tutto prende forma.
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