Dopo i fatti di sangue avvenuti nei giorni scorsi a Miano, quartiere della periferia di Napoli, il Comando Provinciale dei Carabinieri e la Questura di Napoli hanno intensificato il controllo del territorio nell’area nord della città mediante mirati e massicci servizi del Commissariato di Scampia e della Compagnia di Napoli Vomero. Servizi particolarmente incentrati nel quartiere di Miano, già roccaforte del clan camorristico dei “Lo Russo”, attualmente controllato dai Nappello.
L’intensificazione dei servizi e il pattugliamento straordinario del territorio hanno permesso, verso l’ora di pranzo, di procedere all’arresto in via Janfolla di tre pregiudicati responsabili di detenzione e porto illegali d’arma aggravati da finalità mafiose, di ricettazione e di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
Verso le ore 12,30 di martedì 30 maggio, due pattuglie del Commissariato di Scampia e del Reparto Prevenzione Crimine Campania stavano procedendo su via Janfolla al controllo di una Fiat Punto con tre ragazzi a bordo, ma non appena i poliziotti si sono avvicinati al veicolo gli occupanti si sono lanciati fuori dall’abitacolo dandosi alla fuga a piedi. Gli agenti sono riusciti immediatamente a bloccarne uno, il 20enne A. S.. Due pattuglie in borghese della Compagnia Carabinieri Napoli Vomero si sono messe all’inseguimento degli altri due fuggitivi, poi identificati in L. G., 25enne, e R. P., 19 anni. I Carabinieri hanno sbarrato la strada ai due che, nel tentativo di guadagnare la fuga, hanno puntato una pistola contro i militari, desistendo subito dopo e venendo disarmati e immobilizzati.
La pistola, una Beretta 98 FS calibro 9 con matricola abrasa, è stata sequestrata e verrà sottoposta ad accertamenti balistici per verificare il suo eventuale utilizzo nei recenti fatti di sangue o intimidazione.
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