Continua come una telenovela la vicenda che vede protagonisti il principe Emanuele Filiberto di Savoia e il presidente (dimissionario) della squadra di calcio di Torre Annunziata, Mario Pellerone.
Come ormai tutti sapranno, il principe ha manifestato la volontà di rilevare il Savoia Calcio, coadiuvato da un gruppo di professionisti, per mettere in campo un progetto di rilancio della squadra dopo le ultime vicende giudiziarie che hanno interessato la società.
Dall'altra parte il presidente del Savoia Pellerone, in più di un'occasione, ha affermato di voler di cedere la società ed il titolo, ed ha posto come termine ultimo per possibili trattative il 31 ottobre prossimo, altrimenti avrebbe cancellato la squadra dal campionato.
Il principe Emanuele Filiberto, in una recente intervista, ha dichiarato, invece, che sarebbe venuto a Torre Annunziata il 9 novembre per incontrare diregenza e tifosi. Ma nel frattempo è accaduto qualcosa che ha messo sul "chi va là" l'erede di Casa Savoia.
Scopriamolo leggendo il comunicato diramato questa mattina dallo stesso principe:
"Sono stato informato delle ultime vicissitudini che ruotano intorno al Savoia Calcio. Quello che il mio amico dottore Nazario Matachione ha qualificato in un post come circostanze misteriose e ignote, oggi purtroppo sono emerse in tutta la loro drammaticità. Malauguratamente quelle che pensavamo essere interlocuzioni serie si sono invece mostrate trattative iniziate all’insegna della inaffidabilità e di un tentativo maldestro di accelerare i tempi per vendere un titolo oggetto di contenzioso.
E’ noto, infatti, come è emerso anche da articoli di cronaca, che è in fase avanzata un procedimento dove l’ex patron del Savoia rivendica il titolo. Confesso di essere davvero turbato!
Un legale, tale Armando Cirillo (preciso che coabita nello studio Cirillo/Starita, ma di fatto non ne è socio) mi ha sottilmente aggredito su un post della pagina ufficiale del Savoia, mettendo in discussione con affermazioni gratuite la mia serietà, e alla fine, guarda caso, si scopre che nelle interlocuzioni avute con il legale nominato dalla società, omette di rappresentare la circostanza più importante e cioè che il titolo è oggetto di contenzioso!
Anche l’attuale patron della società, che potrebbe perdere il titolo in una decisione sfavorevole del Giudice, si è esposto pubblicamente ribadendo un “dictat” di cui oggi amaramente apprendiamo le ragioni, laddove mi è giunta notizia che il 17 ottobre era addirittura programmata la sua audizione in Tribunale!
Se non fossimo venuti a conoscenza di questo dato allarmante, io e il comitato che rappresento saremmo stati potenzialmente oggetto di una vera e propria manipolazione, che mi induce a sospettare delle buona fede dei possibili contraenti. Ci tengo a rassicurare, però, i tifosi, che io non indietreggio!
Sarò, comunque, a Torre Annunziata il 9 novembre per una conferenza stampa che si terrà presso presso la Basilica della Madonna della Neve alle 11.00. Sarà l’occasione giusta per ribadire la mia volontà di andare avanti in trasparenza e legalità e per esporre le line guida del nuovo progetto. Nel pomeriggio dello stesso giorno incontrerò anche i tifosi. Quella che era un’idea, oggi è divenuta una convinzione.
Io ci credo, e con me sono sicuro ci crederanno tutti quei sostenitori del Savoia che, in buona fede, aspettano solo di essere trascinati positivamente in una avventura calcistica all’insegna di una sana passione sportiva e dell’amore per la propria squadra".
Insomma un vero e proprio rompicapo che non fa altro che minare la serenità dei giocatori biancoscudati, che nonostante la stagione iniziata male, hanno conseguito due vittorie nelle ultime due giornate di campionato.