Lettera ai tifosi dell'avvocato Armando Cirillo, tirato in ballo in un comunicato dal principe Emanuele Filiberto di Savoia in merito alla trattativa sulla possibile cessione del club calcistico di Torre Annunziata.
Le parole del professionista - che cura gli interessi della attuale proprietà - sembrano smentire in larga parte quanto dichiarato dalla stesso erede di Casa Savoia in una nota.
Questa la missiva dell'avvocato Cirillo, che pubblichiamo integralmente.
“Cari tifosi, apprendo da un comunicato stampa di una casata simil reale ma non troppo, che fa riferimento alla mia persona, con notizie errate e prive di qualsiasi tipo di fondamento. In primis si continua a parlare di gruppo di professionisti che hanno un progetto ma mancano gli imprenditori, cioè colori i quali faranno fronte alle spese da sostenere. In secundis, mi si avvicina allo studio legale Cirillo-Starita, i quali non sanno nulla e non sono coinvolti nella questione, provvederanno a tutelarsi nelle opportuni sedi. In tertis, mi si accusa di aver fissato un termine perentorio per il closing della operazione. Tale termine è fissato dalla assemblea degli associati della ASD AC Savoia, vi è verbale di quanto scritto. Quello che appare strano, per non dire fuorviante, è quello di nascondersi dietro il mega super progetto di un closing di poche migliaia di euro, perché è la realtà, ci vogliono poche migliaia di euro al mese per mantenere il Savoia in categoria. La domanda da porsi è semplice: vi sono intenzioni imprenditoriali o è solo triste pubblicità, peraltro ingannevole, di determinati pseudo imprenditori che sulle sorti del blasonato stemma, cercano solo rivincite o pseudo tali e niente altro. Infine, sia chiaro a tutti, grazie alla mia persona il Savoia è stato riportato a Torre Annunziata nell'agosto 2021, con il massimo silenzio e nessuna pubblicità, soprattutto dando il proprio tempo gratis et amore Dei. Concludo dicendovi che sono sempre e rimarrò sempre a disposizione di qualsiasi gruppo di Imprenditori, che abbiano progetti seri e che diano dignità al territorio, cosi come lo merita”.