Napoli-Sassuolo, le pagelle di Petronio.
Ospina – voto 7. Il portiere colombiano sta all’estetica come Homer Simpson alla dieta. Stilisticamente sgraziato, ma allo stesso tempo efficace. Tre gli interventi decisivi e tutti con i piedi, roba vintage che non si vedeva da oltre trent’anni, quando a difendere i pali della porta azzurra c’era Claudio Garella detto Garellik!
Koulibaly - voto 6. Tiene a bada gli attaccanti del Sassuolo fino all’ingresso nella ripresa di Berardi, che in più di un’occasione lo mette in difficoltà. Il difensore senegalese continua ad alternare prestazioni di livello assoluto (vedi match di Champions con il Liverpool) con altre non particolarmente entusiasmanti.
Albiol – voto 6,5. Onora la fascia da capitano che porta sul braccio con una prestazione attenta e priva di sbavature.
Malcuit – voto 6,5. Schierato forzatamente causa assenza di Mario Rui per squalifica, il terzino francese gioca una gara costantemente in spinta. Attento anche quando è chiamato a svolgere compiti in fase difensiva. Siamo proprio sicuri che il titolare di quella fascia debba essere qualcun altro?
Hysaj – voto 6. Mezzo voto in più per il pallone dato ad Insigne in occasione del 2-0. A sua difesa il fatto che abbia giocato sulla fascia opposta a quella lui più congeniale e che sia stato chiamato a spingere più di quanto gli venga abitualmente richiesto. Dopo un’incursione nel primo tempo, si tuffa in area di rigore tentando di emulare Tania Cagnotto. L’arbitro si lascia impietosire e non lo ammonisce.
Diawara – voto 5,5. Gara non proprio di quelle indimenticabili per il centrocampista della Guinea, forse ancora troppo acerbo per prendere in mano le redini del centrocampo azzurro. Dopo aver rischiato di farsi cacciare per doppia ammonizione, Ancelotti fiuta immediatamente il pericolo e pochi istanti dopo lo tira fuori dal campo inserendo Allan.
Allan – voto 6. Carletto gli concede poco più di mezzo tempo di riposo. Entra in campo al 56’ e controlla in maniera piuttosto agevole il traffico a centrocampo.
Zielinski – voto 5,5. Si divora il gol del 2-0 su perfetto assist di Simone Verdi. Poco altro da segnalare. La discontinuità di rendimento, purtroppo, continua ad essere il tallone d’Achille del talentuoso centrocampista polacco.
Verdi – voto 6. Particolarmente ispirato nella prima mezz’ora del match. Cala alla distanza probabilmente anche a causa di una condizione fisica non ancora al top e del minutaggio non particolarmente elevato concessogli fino ad ora da Ancelotti.
Ounas – voto 6,5. Pronti, via e su assist di Locatelli, dopo aver buggerato il povero Magnani, fulmina Consigli con un sinistro potente e preciso. Eccesso di egoismo quando nel secondo tempo, invece di servire i compagni liberissimi, calcia sull’esterno della rete.
Rog – voto 6. Il fatto che abbia terminato la gara senza essere ammonito è di per se una vittoria. Buona partita dal punto di vista dell’intensità e della corsa. Per la qualità di palleggio, ripassare tra qualche mese (forse).
Callejon – voto 6. Venti minuti in modalità controllo per lo spagnolo. Meritatissimo il riposo dopo il tour de force dell’ultimo mese.
Mertens – voto 5,5. Dove sei finito, Dries? Solo due gol stagionali fino ad ora (entrambi realizzati a pochi centimetri dalla porta avversaria) e tante, troppo occasioni fallite. L’ultima ieri contro il Sassuolo con un destraccio masticato di pseudo-esterno destro che è finito a lato dei legni difesi da Consigli.
Insigne – voto 7. E’ indiscutibilmente la stella di questo Napoli. Entra in campo al 51’ al posto di Ounas e, nel momento meno brillante degli azzurri, disegna un magnifico tracciante di interno destro che buca l’incolpevole Consigli.
Ancelotti – voto 7. Altro giro, altra partita, altro regalo. Carletto “stravolge” per l’ennesima volta la formazione, tanto che i giornalisti che raccontano le vicende azzurre dovranno affidarsi all’addo coglio, coglio per provare ad ipotizzare l’undici titolare. Il tecnico ex Bayern al grido di “Tutti sono utili, nessuno è indispensabile” sta utilizzando ogni sua singola risorsa a disposizione con risultati eccellenti, sintomo di estrema sicurezza e fiducia nei calciatori azzurri.
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