Immobile-Insigne, attenti a quei due. L’Italia gioca a Torino con la piccola Macedonia, ma si affida alla coppia napoletana per completare un complicatissimo progetto di qualificazione ai mondiali del 2018. E’ il ponte perfetto che porta dal campionato italiano alla Nazionale, ma la meta è molto più lontana; si punta al viaggio in Russia, una trasferta subordinata al verificarsi di due condizioni: confermare il secondo posto nel girone e, poi, superare lo spareggio per l’ammissione al tabellone finale. Ipotesi possibili, anche probabili, ma assolutamente non certe: forse anche per questo, per cercare la sicurezza, Ventura ha scelto loro, i gemelli per caso allevati da Zeman a Pescara e regalati al calcio italiano quando parevano già persi o dispersi in stadi senza tappeto rosso.
Hanno faticato tanto per ritrovarsi, per formare di nuovo ditta, come accadde quell’anno in Abruzzo. Stagione 2011-2012, tutto riusciva facile, naturale, in quella serie B: 28 gol per Ciro, 18 per Lorenzo, in due fanno 46 reti, numeri da grande duo. Merito del gioco spregiudicato di Zeman, ma anche del loro straordinario talento; da allora sono stati compagni di squadra solo quando hanno vestito l’azzurro dell’Italia. Un’esperienza che ha prodotto sorrisi e gioie nell’Under 21, mentre le apparizioni con la Nazionale hanno lasciato solo dubbi e recriminazioni, almeno per l’utilizzazione scelta per la fantasia e l’estro di Insigne: l’esperienza di Pescara (e pure quella, esaltante di Napoli) è stata puntualmente rinnegata, non ha mai funzionato neppure la suggestione che l’intesa in attacco con Immobile potesse rigenerare quest’Italia. Fino a oggi, alla grande paura che improvvisamente s’è manifestata nell’ultimo ritiro. I più tranquilli erano loro, Ciro e Lorenzo, la strana coppia costretta a vivere di ricordi perché nessun allenatore ha puntato su di loro.
Anche Ventura non ha avuto questo coraggio, finora; lo ha trovato alla penultima giornata di un girone che sembra non finire mai, come certe partite che restano in perenne attesa che i campioni si sveglino. Immobile e Insigne, ora tocca a voi. Rispondete: presenti.
* già direttore di Sky Sport