Tre gol e un pallone da portare a casa: un privilegio riservato ai grandi, Figurarsi segnare tre gol al Milan, appena celebrato come ricchezza ritrovata del calcio italiano.
Per Ciro Immobile, nativo di Torre Annunziata, un'altra stagione da ricordare, con la maglia azzurra della Lazio. E un dubbio che ci assilla da qualche anno: che cosa sarebbe accaduto senza quelle stagioni di esilio vissute tra Germania e Spagna?
Antonio Conte, suo allenatore in Nazionale, mi confidò; "All'estero ha imparato tantissimo, è tornato più forte". La fonte è autorevole, ma resta il sospetto che l'atleta Immobile diciotto mesi li abbia persi, a meno che non si voglia paragonare quell'esperienza a un master europeo. Per un calciatore sarebbe anche un'avventura da consigliare, se questi dovessero essere i risultati. Non esiste certezza, mentre resiste il sospetto che quell'anno e mezzo avrebbe fruttato molto di più in Italia, se solo la Juventus avesse puntato su questo ragazzo abituato da sempre a far gol. Era stato preso da Ciro Ferrara, scoperto nel settore giovanile del Sorrento, ha reso quanto un filone d'oro, ma nessuno ne farebbe mai una questione finanziaria. E' solo un problema di computo di gol non realizzati, anche in Nazionale.
Già, l'Italia: è il grande cruccio per una generazione di atleti che ha vinto poco: Ma il tempo non è scaduto: continua a sognare, Ciro.
*già direttore di Sky Sport
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