A cura della Redazione

 

Il momento del debutto è sempre il più difficile, preceduto da mille ansie e qualche apprensione. Nel caso dell’Oplonti Sport Award sono state tutte immediatamente fugate appena le luci del palco fronte piscina del Circolo Oplonti si sono accese sul palco governato con grazia e professionalità da Cinzia Profita. Il nuovo corso del club, con Gianluca Faraone Mennella presidente, non poteva cominciare meglio. L’idea di premiare i talenti sportivi  torresi è stata realizzata rifuggendo dai toni enfatici: era l’occasione per conoscere meglio Marco Guida, arbitro internazionale di calcio, e Irma Testa. Campionessa mondiale giovanile di pugilato e già candidata a una medaglia per l’Olimpiade di Rio 2016. È stata l’occasione per scoprire un intervistatore straordinario: Dario Ricciardi, che il suo primato lo aveva già conquistato diventando lo scorso anno il più giovane giornalista pubblicista dell’Albo. Le sue domande hanno permesso di scoprire qualche lato meno noto di due personaggi dello sport italiano. Così Irma Testa ha svelato tutta la sua determinazione di donna oltre che di atleta: per l’Aicovis di Rosario Iannucci sarà ambasciatrice per incrementare la lotta contro la violenza degli stadi; oltre che sul ring combatterà anche per sensibilizzare  tutti sull’orrore del femminicidio. Obiettivi chiarissimi per una ragazza che ha scelto il gruppo sportivo della Polizia per continuare un percorso partito dalla severa scuola di Lucio Zurlo, padre e anima della Boxe Vesuviana. Sono state le domande di Dario a far sciogliere Marco Guida in un liberatorio elogio della tecnologia nel calcio e in un tenerissimo ringraziamento  al padre che lo ha spinto a scegliere l’arbitraggio prima come hobby e poi come professione.

C’era sempre Torre Annunziata sullo sfondo di una serata organizzata benissimo da tutto il nuovo consiglio dell’Oplonti, con il sottofondo musicale della band dedicata alla memoria di Elia Rosa, e  tutta dominata da belle favole a lieto fine. Come quella di Salvatore Cimmino, l’ospite d’onore. È l’uomo delle imprese impossibili, collezionate sempre per una buona causa, anzi ottima: eliminare tutte le barriere che impediscono una vita normale a chi nella vita parte con lo svantaggio. Lui ha una sola gamba e riesce a fare nello sport exploit che noi cosiddetti normali neppure saremmo capaci di concepire. Sta preparando la traversata da Cuba a Miami 103 miglia da coprire a nuoto, e a Miami Salvatore parlerà davanti a ricercatori e scienziati  il 9 luglio per spiegare il senso della sfida che ha lanciato per il futuro.

Imprese da compiere e da raccontare, mestiere questo al quale ha dedicato la propria vita professionale Massimo Corcione, il terzo dei premiati, che si è calato in una parte assolutamente inedita: si è divertito ad assecondare il talento della superstar della serata: Dario Ricciardi. Parafrasando uno dei più grandi intervistatori della tv, Maurizio Costanzo, abbiamo scoperto cosa c’è dietro l’angolo per Dario: un grande avvenire. 

(foto Valcalcer Fotografi)