Prosegue la battaglia legale tra Clizia Incorvaia e il suo ex marito Francesco Sarcina. Dopo che il frontman de Le Vibrazioni l'ha denunciata perché esporrebbe la loro figlia minorenne Nina sui social senza il suo consenso, la nota influencer ed ex concorrente del Grande Fratello Vip è stata rinviata a giudizio. La notizia è stata riportata da Repubblica che, con i documenti di cui è venuta in possesso, spiega come la pm Alessia Miele stabilisca “in palese violazione degli impegni assunti in sede di separazione dall'ex coniuge Sarcina”, la Incorvaia avrebbe diffuso senza il consenso dell'ex marito “foto e immagini e video ritraenti la figlia Nina” in almeno cinque contesti pubblicitari, “al fine di trarre profitto per sé e per altri”.
Sempre secondo Repubblica sarebbe stato in particolare un sms (il cui screenshot è stato integrato alla prima denuncia) a risultare decisivo per la decisione sul rinvio a giudizio, messaggio in cui alle richieste di Sarcina di smettere di usare immagini di Nina sui social, la Incorvaia avrebbe ribattuto “Io li campo grazie ai brand di moda e pago la scuola, vestiti, ecc”, ammettendo di fatto di usare le foto per trarre profitto.
Le parole di Clizia Incorvaia a La Vita in Diretta
Due giorni fa, Clizia Incorvaia è stata ospite di Alberto Matano a La Vita in Diretta. “Il tuo ex ti ha fatto causa per l'utilizzo di vostra figlia Nina sui social... Vorrei che mi dicessi come stai vivendo questo momento”, ha esordito il conduttore. “Credo che i figli vadano lasciati fuori dalle dinamiche di ex coniugi. Un bravo genitore, ho imparato questo, deve fare un passo indietro rispetto alla propria rabbia. Quindi io a tutto ciò rispondo insegnando a mia figlia l'amore. Spero che non legga certe cose. Perché chi agisce con rabbia non capisce che sta facendo del male alla mia piccola che ha 9 anni e magari lo legge già adesso, anche se non ha un telefono, qualcuno glielo riporta. Però poi leggerà di questa battaglia mediatica, mediocre, becera e di bassissimo livello dai suoi genitori. E mi dispiace, mi dissocio”, ha risposto la nota influencer.
Sarcina-Incorvaia, nuovi retroscena svelati da Gabriele Parpiglia
Della vicenda giudiziaria che vede coinvolti Clizia Incorvaia e Francesco Sarcina se ne è occupato anche il giornalista Gabriele Parpiglia, che nella sua newsletter ha svelato alcuni retroscena relativi alla denuncia fatta dal cantante all’ex moglie.
“[...] Torniamo però al punto centrale della vicenda: la denuncia presentata da Sarcina contro Clizia per aver condiviso sui social media immagini della loro figlia. L'accusa si spinge fino a sostenere che l'influencer utilizzerebbe la bambina per fini commerciali e di guadagno personale. Ma secondo quanto ci hanno confidato fonti attendibili, quando la coppia era ancora unita, entrambi i genitori avevano concordato di pubblicare foto della piccola e di partecipare insieme a iniziative commerciali che la coinvolgevano. Insomma, durante la loro relazione, tale aspetto non fosse mai stato un problema per la coppia. C'è poi un dettaglio particolarmente rivelatore che merita attenzione: all'interno del video del brano 'Milano', collaborazione musicale tra Irama e Francesco Sarcina, c'è proprio un'immagine della piccola Nina. Un fatto che solleva spontanea la domanda: non si tratta forse anche questo di un utilizzo commerciale dell'immagine della bambina? O dobbiamo considerarlo semplicemente ‘espressione artistica'?
Secondo quanto ci è stato confidato, questa situazione sta causando sofferenza non solo a Clizia, ma anche alla piccola Nina. La bambina, infatti (ma non solo, anche i suoi compagni di classe), nota che la madre pubblica regolarmente sui social le foto del suo fratellino - il figlio avuto dalla relazione con Paolo Ciavarro -, mentre lei viene esclusa, o ci sono solo dettagli, tipo le mani. Una circostanza che la porta a interrogarsi con innocente perplessità: 'Perché lui sì e io no?'. Una domanda semplice ma carica di implicazioni emotive, che illustra come le conseguenze di questa battaglia legale stiano ricadendo anche sulla sensibilità della bambina".