Nel corso della 38esima puntata del Grande Fratello andata in onda ieri, lunedì 10 marzo, Zeudi Di Palma e Shaila Gatta si sono giocate l’accesso alla finale, e l’ex Miss Italia ha avuto la meglio sull’ex velina con il 49% delle preferenze contro il 22% della coinquilina. Al termine della puntata, la ballerina partenopea si è confrontata con Lorenzo Spolverato, e si è detta sicura del fatto che Zeudi vincerà questa edizione del reality show. Shaila ha anche spiegato perché, secondo lei, è uscita sconfitta da questo televoto.
Durante l’ultima puntata, la Di Palma ha fatto un’analisi della Casa e ha diviso i concorrenti in tre gruppi: i bianchi (Stefania, Mariavittoria e Jessica), i grigi (Zeudi, Tommaso e Giglio) e i neri (Shaila, Lorenzo e Chiara): “I bianchi si espongono nel loro modo, i neri in un altro, mentre noi grigi analizziamo, valutiamo e non prendiamo parti per partito preso e non siamo”.
Shaila Gatta: "Ecco perché non sono andata in finale"
Questa notte, al termine della puntata, Shaila Gatta ha usato i colori indicati da Zeudi Di Palma per spiegare a Lorenzo Spolverato l’ex Miss Italia è riuscita a batterla: “La finale è un premio per dire “adesso calmati pure”. Però evidentemente io non devo calmarmi e il mio percorso e un altro. E quindi dato che sono sportiva e non mollo mai, perché io non mollo mai, so che io quel posto me lo merito, so quello che valgo. Perché non era il mio momento adesso? Perché il mio prezzo da pagare è che c’è chi mi ama e chi no, rispetto a chi magari è più grigio. Poi io mi sono messa in discussione e non ho sfumature. Perché non sono grigio, perché io sono il nero. O ti piace o non ti piace. Però io scelgo nella mia vita sempre la strada più difficile. E ti dico come mai sono nera. Perché con coraggio ho detto le cose e molto spesso quando ti esponi hai il rischio maggiore di piacere o no. Anche perché sono istintiva, a volte sono stata aggressiva, a volte uso parole abbastanza forti, ma sono tutte cose che ho anche ricevuto. Anzi, io ho ricevuto di peggio e mi è stato detto che facevo demagogia, capito? Ho ricevuto l’isolamento ed è andato tutto bene perché dell’altro lato c’era la vittima e io ero il carnefice. Tutta una serie di cose che ho subito in sei mesi. Infatti merito di essere premiata per questa cosa. Quindi da sportiva ti dico… è una sorta di fallimento, anzi, di caduta. Io la vivo come una caduta. Ma come sportiva mi rialzo e dico, ‘perché sentirsi meno o squalificati?’. E io so chi sono, so quanto valgo”.