Luca Calvani, fresco di eliminazione al Grande Fratello, è stato ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, dove ha parlato del suo percorso nel reality show condotto da Alfonso Signorini. L’attore toscano ha raccontato che è appena uscito dalla Casa, ha trovato il suo compagno Alessandro Franchini ad aspettarlo in hotel.

Alessandro è la prima persona che ho abbracciato, mi ha sorpreso in albergo. Dalla Toscana alle 22:00 quando ha capito che forse sarei uscito è corso a Roma, oggi è qui, siamo sempre insieme. Devo recuperare tanto tempo con lui e con mia figlia Bianca. Io e Alessandro stiamo insieme da nove anni. Ci siamo conosciuti per caso. Ci siamo conosciuti e parlati e messaggiati per un po’. Era il 25 giugno del 2016 quando ci siamo baciati per la prima volta. Ero separato da un anno e mezzo dalla mamma di Bianca. Dopo un mese e mezzo che conoscevo Alessandro ho capito che vedevo un futuro con lui, c’era un orizzonte. Mi ricordo che ho detto ‘se hai pazienza, io vorrei costruire una vita con te’. E da quel momento siamo andati avanti insieme. L’amore mi ha cambiato la vita e mi ha ridato la capacità di sognare”.

Calvani ha anche parlato del suo legame con Jessica Morlacchi e di come i problemi che ne sono derivati hanno toccato anche Alessandro, al quale ha chiesto scusa una volta uscito dalla Casa. Luca, però, non si è pentito affatto di aver stretto amicizia con l’ex cantante dei Gazosa.

Non mi sono pentito dell’avvicinamento con Jessica, non ho rimpianti. Alla fine ci siamo ritrovati. Io mi sono avvicinato a lei perché percepivo una bella affinità, avevamo un umorismo molto simile. Avevo bisogno di trovare qualcuno che avesse gli stessi riferimenti. Se sono andato oltre? Credevo di avere accanto un’amica, una compagna di gioco. Quando mi sono accorto ho cercato di ritracciare i passi e ho capito dove avevo sbagliato. Se mi sono chiarito con Alessandro? Ci siamo chiariti, gli ho chiesto scusa. A parte quello che ho vissuto io nel reality, c’è della sofferenza che posso aver creato a chi stava a casa a farsi le domanda. Non tanto per quello che ho fatto, ma per quello che ha percepito lui da fuori. Lui si era trovato a dover giustificare il mio comportamento”.