Alessandro Basciano è tornato a sfogarsi sui social. Il deejay ligure, coinvolto nella vicenda giudiziaria che lo vede accusato di stalking ai danni dell’ex compagna Sophie Codegoni, in un post pubblicato tra le sue Instagram stories ha raccontato di non essere a conoscenza di dove e con chi si trovi sua figlia Céline Blue, nata proprio dalla relazione con la nota influencer. L’ex gieffino ha anche mostrato lo screen di una chat con l’asilo frequentato dalla piccola, nella quale gli veniva riferito che la bambina ha “38,1 di febbre”, e per questo avevano provato a chiamarlo.
Lo sfogo di Alessandro Basciano
“La gravità e l’ignoranza di quello che accade da ormai troppo tempo è diventata insostenibile, soprattutto quando è mia figlia a rimetterci. Subisco ogni giorno questo tipo di menzogne e soprusi! Ma qui si tratta di mia figlia, che non so mai dov’è e con chi, a partire da venerdì scorso, quando potevo benissimo trascorrere la notte con lei data l’assenza di sua madre. Ma questa è una costante che va avanti da troppo tempo. Sono passato per violento, ho messo la faccia davanti a tutta Italia per gente che vive senza valori e senza principi. Bisogna intervenire, bisogna che ci sia giustizia, ora basta. E soprattutto basta credere a quello che vedete, sono solo scuse per ripulire la propria immagine da quattro soldi. Ma pagheranno tutte le persone che coprono questo scempio. Credo nella giustizia”.
Alessandro Basciano, il pm chiede l'arresto
Lo scorso martedì, Alessandro Basciano si è presentato al Tribunale di Milano per l’udienza, davanti al Riesame, di discussione dell’appello della Procura contro la revoca da parte del gip Anna Magelli della misura di custodia cautelare nei confronti del deejay ligure, accusato di stalking ai danni dell’ex compagna Sophie Codegoni, e scarcerato il 23 novembre scorso dopo 48 ore trascorse nel carcere di San Vittore.
Il pm Antonio Pansa e l’aggiunta Letizia Mennella, infatti, hanno nuovamente chiesto gli arresti per l’ex concorrente della sesta edizione del Grande Fratello Vip, questa volta domiciliari, dopo che il 28 novembre scorso, nelle nuove indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo, la nota influencer era stata ascoltata dagli inquirenti e aveva confermato le accuse, la sua paura e il quadro inquietante fatto di insulti, minacce – anche di morte – e atteggiamenti persecutori di cui per quasi un anno e mezzo sarebbe stata vittima. La Codegoni aveva anche confermato di non aver mai ritirato le denunce presentate nei confronti di Basciano. Dopo l’udienza, i giudici del Riesame si riserveranno e la decisione sarà depositata nei prossimi giorni.
Le parole di Basciano al termine dell'udienza
“Gli atti persecutori non ci sono stati prima, quindi non ci saranno neanche dopo”. Alessandro Basciano si difende davanti ai giornalisti che lo attendono al termine dell'udienza davanti al Riesame a cui è ricorsa la procura di Milano per chiedere gli arresti domiciliari per il trentacinquenne deejay ligure accusato di stalking nei confronti dell'ex compagna Sophie Codegoni. Basciano era stato arrestato lo scorso 21 novembre e subito scarcerato dopo che il suo difensore, l'avvocato Leonardo D'Erasmo, durante l'interrogatorio a San Vittore, aveva depositato alla gip Anna Magelli alcune chat e la promessa - contenuta in una scrittura privata legata a vicende civilistiche - della rinuncia alla querela. Promessa la Codegoni non ha mantenuto, come ha ribadito nel suo interrogatorio davanti ai pm dove ha spiegato anche il tenore di alcune chat e ne ha consegnate altre per rafforzare la sua tesi accusatoria. Al Riesame, spiega Basciano, “Abbiamo raccontato, in sintesi, quelle che sono le nostre prove, per noi non ci sono i presupposti per il ricorso della procura. Noi abbiamo mantenuto la linea del gip, l'ordinanza è stata molto chiara. Speriamo bene, dobbiamo aspettare la decisione, ci vorrà qualche giorno”. L'attesa, però, non è semplice, e a chi gli chiede come sta vivendo, Basciano risponde: “Male. E' incredibile come dei virgolettati della mia ex facciano più rumore rispetto a un'ordinanza ben chiara di un gip. E' assurdo, però, piano piano la verità verrà fuori”.