Con i loro atteggiamenti costantemente sopra le righe, Shaila Gatta e Lorenzo Spolverato finiscono sistematicamente nella bufera e subiscono le critiche di diversi coinquilini della Casa del Grande Fratello. Negli ultimi giorni, però, è arrivato un durissimo attacco anche dall’esterno da parte di uno dei protagonisti della passata edizione del reality show condotto da Alfonso Signorini. Ospite a 361 Lounge, Sergio D’Ottavi è entrato a gamba tesa sull’ex velina e il modello milanese, parlando della loro ultima litigata, quella che ha poi causato il crollo emotivo di Spolverato che si è chiuso in bagno e ha preso a pugni il muro.

Shaila e Lorenzo, il duro attacco di Sergio D'Ottavi

Lui sbrocca anche contro il GF, si toglie il microfono, ha continue mancanze di educazione. Poi ha avuto quella orrenda lite con Shaila. Quello è esibizionismo allo stato puro ed è evidente. Degrado, ignoranza, povertà d’animo, mancanza di stile, maleducazione e potrei andare avanti. Ho un vocabolario pieno di parole per descriverli. Se mi riferisco sia a Lorenzo che a Shaila? Prevalentemente parlo di Lorenzo Spolverato, Shaila è succube sua. Le sue sono più reazioni perché è esasperata. Che poi anche lei pecchi di stile e tante altre cose è ovvio. Ieri si è definita cafona, cafoncella. Marina La Rosa è intervenuta tramite i social dicendo che Shaila potrebbe vendere la verdura in piazza in quanto cafona. Ma le signore in piazza che vendono la verdura hanno molto più stile di lei“.

Dopo il duro attacco di Sergio ha detto la sua fidanzata anche Greta Rossetti, che però è stata più moderata: “Direi che è evidente che non vanno d’accordo. Penso che in una coppia c’è sempre uno dei due che disinnesca. Perché c’è sempre quel carattere più focoso, che non sta zitto e che ha bisogno di uno accanto più riflessivo. E loro due, invece, sono uguali. Quindi il problema sta in quello, che non c’è uno che si frena o capisce che l’altro sta per arrivare al limite. Loro sono troppo simili e sotto quel punto di vista non si aiutano. C’è un limite oltre il quale non si deve andare. Loro i limiti non li conoscono e soprattutto non sono a casa loro e non se lo ricordano".