Lorenzo Spolverato ha avuto un nuovo crollo nella Casa del Grande Fratello. Il modello milanese è scoppiato a piangere ripensando a ciò che ha vissuto in passato, e Shaila Gatta ha provato a consolarlo. L’ex velina gli ha consigliato di non vivere come una sconfitta personale il dover chiedere aiuto: “Hai paura di appesantirmi o è per te una sconfitta personale chiedere aiuto? Guarda il malessere che ti sei portato per anni per non averlo fatto prima”.
Shaila Gatta ha chiesto a Lorenzo Spolverato di essere più clemente con sé stesso: “Datti la possibilità di fare qualcosa di diverso e di buono per te perché meriti. A me puoi raccontare qualunque cosa”. Ma lui ha spiegato di non poterlo fare: “Ci sono tante cose che non sai, sono pesi che non attacco a nessuno”. La ballerina napoletana, allora, ha rimarcato la generosità del coinquilino: “Quando arriverà il tuo turno e aiuterai te?”. Ma Spolverato è rimasto fermo sulla sua posizione.
In questo momento di forte crisi, Lorenzo ha detto di non vedere il senso di confidarsi con lei: “Non ha senso darti la motivazione per cui non ho avuto amici. Tanto mi sento sempre e comunque diverso da tutti”. Shaila ha tentato di incoraggiarlo: “Così ti conosco e ti comprendo di più e questo peso, insieme, si alleggerisce. Magari posso darti un punto di vista differente, condividere una mia esperienza simile. Comunque hai avuto una famiglia fantastica, che è pronta ad ascoltarti”. Ma il modello ha sottolineato che la sua famiglia sa ben poco dei momenti più difficili da lui attraversati: “Sì e sanno il 5% di quello che è. Da un lato mi piacerebbe che tu avessi un po' il libro di quegli anni della mia vita”. La Gatta, allora, ha concluso: “Non me lo puoi leggere tu? Sei stato forte da viverlo, forte da reprimerlo, forte da ricordarlo, sarai anche abbastanza forte da raccontarlo. In tutte queste brutte cose che la vita ti ha riservato hai la fortuna di avermi incontrato. Inizia a pensare che te lo meriti di avermi accanto. Una persona che ti vuole, che ti desidera con tutti i tuoi difetti, con tutti i tuoi dolori e poi con la parte felice, leggera. A me di quella parte lì non interessa, ce l'ho anch'io, non ho bisogno di te per essere felice, né per essere triste. Ho bisogno di te per essere completa, è diverso. E la completezza in un rapporto è la condivisione, dove io sono per te e tu per me”.