La vicenda relativa alla nuova serie Sandokan, che vede Can Yaman vestire i panni della Tigre della Malesia, potrebbe essere finalmente arrivata ad una svolta con lassa in onda prevista nei prossimi mesi dopo circa quattro lunghissimi anni di attesa. Tuttavia, il cosiddetto “Beneficenza gate” che vede coinvolto proprio l’attore turco potrebbe causare un nuovo stop al progetto. A parlarne è il portale DavideMaggio.it, che si chiede quale sarà la posizione della Rai qualora la questione relativa a Yaman non fosse chiarita per tempo.

Quattro anni fa, era il 2020, Lux Vide (stessa casa di produzione di Viola come il mare, fiction targata Mediaset con protagonisti Francesca Chillemi e Can Yaman), annuncia la messa in produzione del remake di Sandokan, con il divo turco nei panni che furono di Kabir Bedi. Con lui, nel cast, anche Alessandro Preziosi, Alanah Bloor ed Ed Westwick (l’iconico Chuck Bass di Gossip Girl).  Le riprese slittano poi al 2022, ma di fatto il primo ciak c’è stato solo ad aprile 2024 in Calabria.  

La serie è dunque ormai vicina al debutto, ma nel frattempo Selvaggia Lucarelli svela sul Fatto Quotidiano alcuni dubbi retroscena sul Break The Wall Tour, organizzato lo scorso anno dalla Onlus Can Yaman for children per sensibilizzare l’opinione pubblica sul disagio giovanile. Tour che ha visto l’attore presenziare ad alcuni eventi in vari centri di aggregazione giovanile – si legge su DavideMaggio.it -. Stando a quanto ricostruito dalla Lucarelli, nelle tappe del tour Yaman avrebbe incassato cachet elevati a fronte di offerte benefiche piuttosto esigue elargite dagli organizzatori degli eventi. E nelle ultime ore, attraverso le sue stories, la Lucarelli ha posto interrogativi riguardo ai guadagni delle Uova di Pasqua e dei profumi Can Yaman for children venduti quest’anno, considerato anche che le attività della Onlus al momento risultano ferme”.

Impossibile non andare con la mente al “Pandoro gate”, ovvero il caso Balocco, nato sempre da un’inchiesta di Selvaggia Lucarelli, che ha colpito duramente l’impero di Chiara Ferragni portando ad una sanzione dell’AGCM per pubblicità ingannevole e all’apertura delle indagini da parte della Procura della Repubblica di Milano per truffa aggravata. Cosa decideranno di fare in Viale Mazzini se la posizione di Can Yaman non verrà chiarita per tempo?