Nell'atto di appello presentato dai pm di Milano, Antonio Pansa e l'aggiunta Letizia Mannella, si chiede che per Basciano, con un "precedente specifico per stalking", vengano disposti gli arresti domiciliari. Secondo i pm, Basciano rappresenta un "serio pericolo per l'incolumità" dell'ex compagna, la quale ha espresso la sua preoccupazione riguardo alle frequentazioni del dj. Le chat tra Sophie Codegoni e Alessandro Basciano mostrano i continui tentativi di salvare un rapporto che adesso è considerato tossico e pericoloso.

Emergono nuovi sviluppi relativo alle indagini sull’ormai ex coppia formata da Sophie Codegoni e Alessandro Basciano, quest’ultimo accusato di stalking ai danni della nota influencer e madre di sua figlia, Celine Blue.

Lo scorso 16 novembre, Sophie sarebbe stata pedinata, durante un evento pubblico in un centro commerciale, da due persone “incaricate” da Basciano di controllarmi”, e sempre quel giorno nello stesso luogo il dj avrebbe minacciato un amico della Codegoni, dicendogli di ritirare la denuncia relativa ad un'aggressione di qualche giorno prima e facendogli presente che lui “è uno di strada disposto anche a farsi vent'anni di carcere”.

Per i pm c'è un "serio pericolo di incolumità"

Si tratta di un nuovo e più recente episodio raccontato dalla 23enne ex concorrente del Grande Fratello Vip quando è stata sentita il 28 novembre nelle nuove indagini sull’ex compagno finito in carcere per stalking, con minacce anche di morte, e poi scarcerato il 23 novembre dal gip. I passaggi del verbale di Sophie compaiono nell'atto di appello al Riesame con cui il pm di Milano, Antonio Pansa, e l'aggiunta Letizia Mannella, chiedono che per Basciano, con pure un “precedente specifico per stalking” nei confronti di una ex, vengano disposti gli arresti domiciliari. Per i pm, Alessandro rappresenta, scrivono, “un serio pericolo per l'incolumità” dell’ex compagna, la quale ha spiegato anche ai pm che il dj “frequenta persone pericolose e con precedenti penali”.

Le chat tra Sophie Codegoni e Alessandro Basciano

Certe cose, ma soprattutto frasi non dovrebbero neanche passarti per la mente, non solo con me che sono la donna che dici di amare e la madre di nostra figlia, ma in generale con tutti perché non sono solo frasi che fanno male ma sfociano anche in paura [...] Quel tuo lato c'è, e quando esce lo sai cosa provoca in me, fin dagli inizi e a lungo andare una dice ‘ok basta, non posso vivere su una montagna russa dove va tutto bene’, poi la stessa persona con cui sto bene mi fa vivere nella paura, nelle urla e nei rinfacci: lo sai che è cosi”. E’ questa la parte parte di una chat inserita nell'appello al tribunale del Riesame.

"Rapporto tossico e pericoloso"

Per la procuratrice aggiunta di Milano Letizia Mannella e il pm Antonio Pansa, le chat prodotte (circa 3000 pagine di screenshot con Basciano) mostrano “la piena sussistenza di un grave quadro indiziario”, “i continui tentativi di salvare un rapporto che solo adesso lei vede irrimediabilmente come tossico e pericoloso” e la “genuinità del suo racconto”, ossia quello “di una ragazza di 23 anni, con una figlia, che cerca a suo modo di barcamenarsi in una relazione connotata da condotte di aggressività verbale e minacce particolarmente allarmanti”.

Nelle otto pagine dell'atto di appello al Riesame (l’udienza ancora non è stata fissata) i pm sottolineano che da parte di Sophie Codegoni non c'è stata alcuna “remissione” della prima querela per stalking del dicembre 2023, remissione citata invece nell'ordinanza di revoca della misura cautelare. La stessa influencer ha messo a verbale in Procura che si era solo impegnata a farlo, lo scorso febbraio, ma poi, dopo che lui “ha rimesso in atto i comportamenti aggressivi del passato”, non aveva più ritirato la denuncia. Per i pm, inoltre, gli stessi messaggi via chat prodotti da Alessandro Basciano nell'interrogatorio col gip, e riportati nell'atto della Procura, non escludono assolutamente il reato di stalking, anzi vanno “nel senso della piena sussistenza di un grave quadro indiziario”. In quelle chat, infatti, come si legge, Sophie scriveva a Basciano che la faceva “vivere nella paura”.

Codegoni, tremila pagine di screenshoot

Secondo i pm, la Codegoni, con il deposito di questi giorni di “circa 3mila pagine di screenshot” è assolutamente credibile e non vuole “nascondere alcunché” della vicenda. E parla pure di nuovi episodi, come quello del 16 novembre relativo ai “due soggetti nordafricani incaricati da Basciano” di controllarla e delle presunte minacce al suo amico “nel centro commerciale di Locate Triulzi”, nel Milanese. I pm fanno riferimento a “parole allarmanti” degli amici della ragazza, “aggrediti in auto” la notte tra il 13 e il 14 novembre scorso. Amici da cui traspare “il terrore” e che “arrivano al punto” di dire a Sophie che non l'avrebbero più frequentata per salvaguardare la loro incolumità”.