Al Grande Fratello, Lorenzo Spolverato ha raccontato di aver avuto un’infanzia difficile vissuta in un quartiere della periferia di Milano tra amicizie sbagliate e povertà.

Io arrivo dalla vera strada. Non c’erano soldi e dovevamo adattarci. I miei da piccolo facevano diversi lavori, non c’era così tanto cibo mangiavamo pane con i pomodori. Mangiavamo il mangiare dei poveri, tipo uova strapazzate”.

Affermazioni che, però, sono state messe in dubbio da Iago Garcia, il quale ha sostenuto che in Italia nessuno può davvero patire la fame perché esiste la Caritas, l’assistenzialismo e le associazioni che si occupano di donare cibo alle persone meno abbienti. “Per vedere persone che patiscono la fame basta andare un po’ più a nord, in Ucraina, oppure più a sud, in Africa”, ha detto l’attore spagnolo.

Mentre Spolverato raccontava in diretta televisiva la sua storia, in video scorrevano le immagini di quando era bambino. Immagini immortalate con una videocamera fra vacanze al mare e giochi in famiglia. Lui stesso, indicando una foto, ha ricordato a sua madre: “Qua eravamo in vacanza a Sharm El Sheik”. Il pubblico si è chiesto se il gieffino era davvero povero o se ha edulcorato. Al riguardo, una lettrice ha inviato una lunga lettera al settimanale Chi indirizzata ad Alfonso Signorini.

Buongiorno, mi chiamo Katiuscia Grandini e sono una fan del Grande Fratello. Devo chiederle gentilmente se fa presente un messaggio a lago riguardo alla storia che ha raccontato Lorenzo Spolverato sulla sua infanzia che non aveva cibo sulla tavola. Il signor lago si è permesso di fare un commento assurdo dicendo che non ci crede alla storia di Lorenzo perché in Italia nessuno muore di fame, perché non ci sono guerre.

Ringraziando il cielo noi non abbiamo guerre però purtroppo ci sono tante famiglie che non hanno un posto di lavoro e che fanno fatica a mettere il cibo in tavola perché anche per orgoglio non chiedono aiuto a nessuno e le posso assicurare che ce ne sono tante. Magari la famiglia di Lorenzo era una di quelle, quindi dica al signor lago che anche in Italia ci sono tante famiglie in difficoltà. Non tollero che lui giudichi le storie degli altri inquilini: ognuno di loro ha un passato bello o brutto, nessuno deve giudicare le loro vite. Le chiedo gentilmente di farglielo capire e spero che la mia email venga letta. La ringrazio e buon Grande Fratello”.

Parole a cui Signorini ha così risposto: “Cara Katiuscia, sono d’accordo. Esistono molte forme di povertà e tutte tremende. La periferia abbandonata, certi quartieri degradati a volte non sono meno problematici di altri posti dove emarginazione e lotta per la sopravvivenza sono di casa”.