Manuel Bortuzzo ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera. Il nuotatore ha spiegato di aver accettato la sedia a rotelle, ma elaborare quanto gli è accaduto è stato, però, peggio di un lutto. L’ex concorrente della sesta edizione del Grande Fratello Vip è rimasto paralizzato dalle gambe in giù dopo che due criminali gli hanno sparato nel 2019 nella periferia di Roma.

“Per quanto si possa essere maturi, non si è mai pronti a ritrovarsi disabili da un giorno all’altro. Non è paragonabile a nulla, è peggio di un lutto, perché il lutto non tocca il proprio fisico, è come il lutto di sé - ha Manuel al noto quotidiano -. Sento la mancanza di me, devo elaborare il lutto di me stesso, dire addio a una parte di me che è morta. E con questo devo fare i conti sempre, ogni momento della giornata, dalla mattina quando mi alzo, alla sera quando vado a dormire”.

Poi ha aggiunto: “Non è facile dire addio a una parte di sé nel fiore della giovinezza. Chi capisce questo riuscirà a starmi accanto sempre. Oggi sono più sereno e realista. So che posso essere felice, ma anche completamente disperato, mi accetto in ogni sfaccettatura, per quello che sono. Accetto anche la sedia, perché con la sedia ho fatto molte più cose di quelle che avevo fatto prima. Certo mi sento diverso, ma è normale, in ogni contesto tutti sono in piedi e sono l’unico seduto sulla sedia a rotelle, ma sono anche il primo a fare ironia e battute su di me”.

Manuel Bortuzzo, che è stato legato a Lulù Selassié, conosciuta nella casa di Cinecittà, ora non è fidanzato: “Non sono innamorato attualmente. Ma non voglio avere l’ansia di cercare l’amore. Magari tra mezz'ora esco e incontro la donna della mia vita... Sono sereno, arriverà al momento giusto. Non me ne faccio niente delle cose superficiali e non le voglio. Per questo ho pochi amici, pochi legami, ma molto profondi, sono legami diventati per me una bella famiglia. Cerco la semplicità nell’amicizia come in amore e cerco profondità”.