Lo scorso marzo, Rosalinda Cannavò e Andrea Zenga, coppia nata all’interno della Casa del Grande Fratello Vip, hanno annunciato di aspettare una figlia (la nascita è prevista per il prossimo settembre).

L’attrice ha condiviso la lieta notizia sui social con un video accompagnato dal seguente messaggio: “Che abbia inizio il viaggio più bello della nostra vita. È da inizio 2024 che custodiamo questo piccolo segreto che sta diventando sempre più grande. Ci siamo conosciuti e amati sotto i vostri occhi e oggi ancor di più siamo felici di condividere con voi la nostra gioia più grande: diventeremo mamma e papà. Picciriddu/a noi e Chinu non vediamo l’ora di conoscerti”.

Nei giorni successivi, Rosalinda ha dedicato del tempo per rispondere alle curiosità dei follower: “La prima cosa che ci siamo detti quando abbiamo saputo che era una bambina? Niente, io ho guardato lui e… e parte che io non riuscivo a parlare: piangevo come una disperata. Ma poi, la cosa strana è che ho aperto la scatola e non riuscivo a capire di che colore fossero i palloncini, ero proprio in stato confusionale. Ho solo visto i suoi occhi illuminarsi e da lì ho capito che era una bambina, poi l’ho guardato e gli ho detto: ‘Non ci credo’. Forse è stata questa la prima cosa che gli ho detto. Infatti, ieri siamo andati a leggere la famosa mail che avevamo da un mese perché non ci credevamo, per avere la certezza che fosse femmina”. 

Nelle ultime ore, però, è accaduto un episodio riprovevole che ha scatenato la reazione dell’ex vippona. Rosalinda ha infatti condiviso lo screenshoot un messaggio che le è stata inviato da un hater: “Hai paura che Zenga ti lasci, si vede dai messaggi che gli lasci. Hai sostituito l’anoressia con la dipendenza affettiva. Speriamo che tua figlia diventi anoressica… sai che ridere”.

Parole orribili e assolutamente da stigmatizzare, alle quali la Cannavò ha replicato: “Dovete spiegarmi per favore cosa è che passa per la testa di alcune persone per pensare e scrivere delle cattiverie così pesanti. Chi fa questo deve però pagare. Imparare la lezione…”.