Era il settembre del 2000 quando Daria Bignardi condusse la prima storica edizione del Grande Fratello (con lei anche Marco Liorni che accompagnava i concorrenti fino alla soglia della porta rossa). All’epoca, entrarono nella Casa solo dieci concorrenti (cinque donne e cinque uomini). A vincere quell’edizione fu Cristina Plevani.
Ieri, ospite di Caterina Balivo a La Volta Buona, la Bignardi ha ricordato il “suo” Grande Fratello, svelando un retroscena in merito al suo arruolamento.
“Il primo Grande Fratello è stato un grande affresco sociologico, ha cambiato il modo proprio di fare televisione. Lo guardavamo tutti, avrei preferito infatti forse vederlo dal divano. lo facevo Tempi Moderni che era il primo programma che ho scritto, un talk show che andava in onda al sabato pomeriggio su Italia 1, ed era un programma molto contemporaneo. Ai tempi il direttore di Canale 5 era Giorgio Gori e pensò che per condurre il Grande Fratello ci voleva una giornalista esperta di cose di costume, di sociologia e me lo propose”.
La conduttrice ha poi aggiunto: “All’epoca non ne sapevamo niente di questo programma, era andato in onda solo in Spagna, non avevamo idea di cosa ci trovavamo fra le mani e quindi accettai. Eugenio Scalfari scrisse che il Grande Fratello era il demonio, disse che i reality avrebbero distrutto la televisione, e io dissi, irresistibile, devo farlo per forza”.
Infine, Daria Bignardi ha ricordato Pietro Taricone. “Mi fa una gran tenerezza rivederlo in tv, era una persona davvero meravigliosa, anche dal punto di vista umano. Io ho iniziato tardi a far televisione, facevo la giornalista già da parecchi anni!”.