A cura di Enza Perna

Eurovision Song Contest ha raggiunto negli ultimi anni un seguito mediatico senza precedenti, anche se nelle ultime manifestazioni non sono mancate però le polemiche.

L’Eurovision, infatti, ha subito le influenze della politica, con l'esclusione della Russia dalla competizione canora a causa dell'invasione del suo esercito in Ucraina.

Anche quest’anno l’inizio non è dei migliori.

L'edizione di Malmo in Svezia è segnata da un inizio particolare. Israele è uno dei Paesi partecipanti all’Eurovision e, come poteva essere anche facilmente immaginabile, ha presentato una canzone dedicata agli attentati del 7 ottobre 2023. Un testo, a quanto pare, troppo politico, che cozza con il regolamento della manifestazione canora, il quale vieta qualsiasi accenno di politica all’interno del brano.

Per questo motivo sono in corso contatti tra la tv pubblica israeliana Kan e l’EBU organizzatori dell’Eurovision per analizzare il testo e capire il da farsi.

L'irritazione del web sull'ingerenza della politica nella competizione canora

La cosa che ha irritato il web e che ha innescato le polemiche è la stata la volontà di censurare un testo, quando una gara canora e di musica dovrebbe dare libero sfogo a tutto e tutti.

L’Italia sarà rappresentata ovviamente dalla vincitrice di Sanremo Angelina Mango che con la sua canzone, La noia, arriverà in Svezia cercando di conquistare il pubblico internazionale.

Ricordiamo che l’Italia ottenne un grandissimo successo con la partecipazione dei Maneskin che vinsero l'Eurovision Song Contest 2021 con il brano Zitti e buoni, totalizzando 524 voti. Negli due anni a seguire nessun altro vincitore di Sanremo è riuscito bissare il successo della band romana.

Il testo della canzone di Angelina è tutt’altro che politico e ideologico. Tratta il tema della noia, ribaltandone l’usuale concezione del termine, che l’artista invece accoglie come trampolino di lancio verso qualcosa di nuovo, come un’occasione di rinascita.