In un’intervista esclusiva al Corriere della Sera, datata 20 febbraio, Chiara Ferragni ha parlato per la prima volta dell’affaire Pandoro Balocco.

Il 15 dicembre 2023 è la data che fa da spartiacque nella vita dell’imprenditrice digitale. Come da lei stessa raccontato, erano le 8 del mattino e si stava recando su un set fotografico, e mai avrebbe immaginato che di lì a poco sarebbe cambiato tutto. Proprio quel giorno, infatti, l’Antitrust ha comunicato di aver sanzionato due delle società della Ferragni e la Balocco per “pratica commerciale scorretta”.

“Sono rimasta completamente scioccata. Ho saputo la notizia dalle agenzie, contemporaneamente a tutti gli italiani”. Il 15 dicembre era un venerdì, e Chiara ha raccontato di aver trascorso l’intero fine settimana chiusa in casa. La Ferragni si sente vittima di una gogna mediatica: “Per due mesi si è parlato di me come se fossi una criminale e incarnassi ogni male di questo Paese. Quando è scoppiato il caso, gli hater non hanno attaccato Balocco. Perché dicevano che ci sono gli operai e le famiglie, ma anche per le mie società lavorano 50 famiglie. Sono abituata a essere un personaggio divisivo, ad avere persone che mi supportano, ma anche hater”.

Poi ha precisato: “Ho l’impressione che faccia fare più clic pe dare enfasi a qualche hater piuttosto che alla maggioranza silenziosa che magari la pensa in un altro modo". Al riguardo, la Ferragni non ha nascosto di aver spesso cercato il suo nome sul web, e adesso lo fa con maggiore frequenza: “Quando escono nuove fake news, è molto difficile non rispondere subito. Cerco il mio nome perché vorrei il controllo su tutto. E per avere il polso di quello che si dice su di me, anche se poi mi deprimo di più e mi sento meno forte di prima”, ha ammesso.