Finisce in tribunale la burrascosa relazione tra Oriana Marzoli e Daniele Dal Moro. L’influencer di origini venezuelane e l’imprenditore veneto, tra i protagonisti della settima edizione del Grande Fratello Vip, dopo essersi lasciati e ripresi circa una decina di volte, questa volta hanno deciso di separare definitivamente le loro strade, e la fine è stata tutt’altro che pacifica.
Oriana, tramite i suoi legali, ha inviato a Daniele una lettera di diffida pubblicata proprio da quest’ultimo su Threads: “La mia assistita lamenta che Lei ha posto in essere mediante l’utilizzo del web, ripetute condotte arbitrarie idonee a ledere la sua reputazione e immagina quale personaggio pubblico e notorio, cagionandole un grave ed irreparabile pregiudizio – si legge nella lettera di diffida -. La signora Oriana Marzoli intima e diffida il signor Daniele Dal Moro dal reiterare l’illecita condotta sopra descritta mediante qualsiasi mezzo e canale d’informazione”.
Non si è fatta attendere la reazione dell’ex tronista, che ha dato a sua volta mandato al suo legale di agire nei confronti dell’ex fidanzata, precisando che non “saranno ulteriormente tollerate esternazioni riguardanti la sua persona”.
“Scorrendo le pagine social – si legge nella lettera di risposta dell’avvocato di Dal Moro – si riscontra che la signora Oriana Gonzales Marzoli posta in continuazione commenti e riferisce fatti che riguardano il sig. Dal Moro attribuendogli in modo del tutto arbitrario comportamenti scorretti allo scopo di screditarlo pubblicamente, e ciò per suscitare interesse e attenzione da parte dei fan, che reagiscono agli aggiornamenti forniti attaccandolo ingiustamente. In relazione a tale attività si chiede l’immediata cessazione da parte della signora Oriana Gonzales Marzoli.
Poiché risulta che la vostra assistita è in procinto di partecipare ad un reality show, il signor Daniele Dal Moro precisa che non saranno oltremodo tollerate ulteriori esternazioni nel programma televisivo riguardanti la sua persona e che sono esclusivamente finalizzate ad acquisire consenso a scapito del mio cliente”.