Luca Argentero si è raccontato in una lunga intervista al Corriere della Sera. Da piccolo era un po’ nerd, un imbranato. Poi la trasformazione: “Poi, come spesso succede, arriva quella famosa estate in cui parti per le vacanze e torni più alto di dieci centimetri e con qualche muscolo che prima non c’era”. E le ragazzine che prima non lo consideravano “hanno fatto in tempo a cambiare idea. Sono diventato più intraprendente e meno timido. E ho recuperato”.
Il protagonista di Doc – Nelle tue Mani (a gennaio parte la terza stagione) ha raccontato di essere stato un campioncino di tennis fino all’età di quindici anni: “Sono cresciuto con il mito di Agassi, mi vestivo come lui, con degli agghiaccianti scaldamuscoli fucsia che mi sembravano favolosi”. Altro sport di famiglia l'alpinismo. “Mio zio guida alpina, come il nonno, papà maestro di sci, non ho grandi imprese da raccontare, però, tra gli oltre 4mila metri ho scalato il Gran Paradiso e il Monte Rosa, mi mancano il Bianco e il Cervino, prima o poi li affronterò”.
Il Grande Fratello
La sua carrierà cominciò con il Grande Fratello: “Mia cugina, Alessia Ventura, che già lavorava a Mediaset, mi procurò il numero giusto. Non ho fatto la fila in strada tra cinquemila concorrenti, ma i provini sì”. Poi la fiction Carabinieri nonostante non sapesse recitare. “Era la verità. Mi scelsero perché in quel momento, dopo il GF, ero molto popolare. Mi rivedo com’ero allora, un ragazzo inesperto, che faceva fatica a parlare, con la voce strozzata dall’insicurezza”.
L'incontro con Cristina Marino
Al Corriere della Sera, Luca Argentero racconta il primo incontro con Cristina Marino. “Set di Vacanze ai Caraibi, 2015, Santo Domingo. Mi sono girato e l’ho vista sotto una palma. Bellissima”. Da lì è partito il corteggiamento classico: “Messaggi, cene, primi appuntamenti, sono all’antica. Conoscendola meglio ho scoperto che è bella a 360 gradi, la nostra storia è diventata vera e intensa". Moglie e personal-trainer: "Severissima, al limite dell’insopportabile, ma avere un personal trainer in casa è un privilegio. Mi usa come prima cavia del suo metodo, sono un progetto vivente, mi riprogramma di continuo".