C’è già grande fermento in quel di Cologno Monzese per la prossima edizione del Grande Fratello Vip. Alla conduzione, blindatissimo, ci sarà ancora una volta Alfonso Signorini

Alcuni giorni fa si era parlato di una sorta di restyling, o meglio di un ritorno alle origini, in seguito alle polemiche nate durante l’ultima edizione del reality show che ha visto trionfare Nikita Pelizon. I comportamenti, i modi di fare e i toni di gran parte del cast hanno portato Pier Silvio Berlusconi a prendere seri provvedimenti volti ad arginare la deriva “trash” del programma.

Stando a quanto riportato da Dagospia, Mediaset vorrebbe tornare alla versione Nip, riducendo anche la durata del reality. Non più sei mesi, ma al massimo quattro. In seguito Davide Maggio ha rivelato che si sta pensando sì ad una versione con gente sconosciuta, sebbene il confine tra “famosi” e “non famosi” si sia assottigliato con l’avvento di Instagram e TikTok, inserendo nel cast pochissimi personaggi vip, ma che siano di altissimo profilo. Inoltre, si vorrebbe evitare il doppio appuntamento settimanale.

Poche ore, fa, però, TvBlog, ha smentito quest’ultima ipotesi: “Chiaro dunque che è matematicamente impossibile per Mediaset rinunciare al Grande fratello vip. Ecco che infatti, come annunciato da queste parti, il programma è stato ovviamente confermato anche per la prossima stagione televisiva con l’edizione numero 8, guidata sempre da Alfonso Signorini, che ha un patto di ferro in questo senso con l’editore. Aggiungiamo inoltre che, contrariamente a quanto si è scritto, i raddoppi non sono minimamente messi in discussione (Publitalia, come detto, ne ha bisogno) e che andrà in onda da settembre almeno fino alla fine di gennaio ’24, per poi passare il timone ad un programma che potrebbe non essere più L’Isola dei Famosi”. 

Per quanto riguarda il cast invece: “Aspettiamoci dunque grandi novità per il doppio appuntamento settimanale del Gf vip 8, a partire da una maggiore sobrietà in tutto, dalla scelta del cast con vip mischiati a nip, ad una sempre maggiore attenzione alle storie di chi vi partecipa, finanche ad una casa più a misura della gente comune che vive la quotidianità della società di oggi, dando così molta meno importanza all’immagine e di più al vissuto, cosa che fa già da tempo, con grande maestria peraltro, Maria De Filippi nel suo C’è posta per te”.