Chiude i battenti la 73esima edizione del Festival di Sanremo, ma l’attenzione del mass media ora è tutta concentrata sul dopo Festival.

Per giorni si parlerà ancora della kermesse canora più importante d’Italia, che ha attirato l’attenzione di milioni e milioni di telespettatori, di radio e tv e di centinaia di giornalisti, che hanno raccontato nei minimi particolari quanto di buono (molto) e di cattivo (poco) accaduto durante i cinque giorni del Festival.
 
Si poteva non parlare dell’outfit di presentatori e cantanti che si sono alternati sul palco dell’Ariston? Certamente no.

L’hanno fatto il giorno dopo a Uno Mattina in Famiglia, programma condotto da Tiberio Timperi, Monica Setta e Ingrid Muccitelli.

In studio presenti la giornalista Rai Manuela Moreno e il creative director e stilist Marco Scorza.

Scorza: "Il look deve vestire una canzone, un'idea, non un brand"

“Il peggior look, se parliamo di cantanti – afferma Scorza –, è stato senz’altro quello di Lazza, e non voglio esprimere altri giudizi. Il migliore quello di Levante. A livello di look quest’anno il Festival è stato un po’ deludente. Il look è molto importante per la performance di un’artista. Esso deve vestire una canzone, un’idea non un brand. Invece i cantanti vanno in scena mostrando quella che è la collezione attuale di uno stilista. Elodie a me piace tantissimo, però è furba perché esalta il suo corpo femminile, quindi vestendosi da femme fatale vince sempre. Però non c’è nessuna innovazione. Ritengo che la più giusta sia stata Anna Oxa che ha vestito la contemporaneità, la povertà, il senza fronzoli in un periodo storico che magari lo richiama”.

Moreno: "Per me il look migliore è stato quello di Chiara Ferragni"

“Per me il look migliore è stato quello di Chiara Ferragni – ribatte Manuela Moreno -. Aveva dei vestiti che raccontavano qualcosa, che ci hanno fatto parlare, discutere. In quel caso il vestito è stato protagonista insieme a lei. Non sono d’accordo con Marco per quanto riguarda Anna Oxa. Me l’aspettavo più trasgressiva, più dirompente. Forse è vero che ha raccontato un momento che stiamo vivendo, ma ci aveva abituati in passato a dei look stravolgenti. Comunque nel complesso il Festival l'ho trovato elegante”.

Ma ha influenza il look sul successo di un cantante a Sanremo? “Certamente – risponde Scorza – ma bisogna sapere indossare il vestito che si è scelto, e rappresentare un'idea non un brand. Siamo noi che rendiamo un’anima al vestito e non viceversa. I Maneskin, ad esempio, nella loro esibizione hanno vestito un’idea”.

(Foto in Gallery di Salvatore Gallo dell'Agenzia Foto&Fatti)