Can Yaman è tornato a lavoro. Dopo aver detto “sì” a Maria De Filippi, che lo ha ospitato in una puntata di C’è Posta per Te che andrà in onda nel 2023, il divo turco è rientrato a Budapest per le riprese di El Turco.
Purtroppo, a causa delle forti nevicate che hanno colpito la scorsa settimana la capitale ungherese, le riprese della nuova serie tv targata Disney Plus hanno subito uno stop che ha consentito ai membri di cast e troupe di prendersi una pausa.
Can Yaman, il video a cavallo fa impazzire i fan
Ma non sono di certo le avverse condizioni metereologiche ad intimorire uno stakanovista come Can Yaman. Il divo turco, che è tornato sui social dopo un’assenza che si è protratta per circa un mese, ha postato su Instagram un video in cui è alle prese con una scena che lo vede cavalcare, mentre con la spada infligge colpi mortali agli uomini che gli si parano difronte.
Manco a dirlo, il breve filmato ha fatto letteralmente impazzire i fan, che hanno inondato di commenti il post condiviso dal loro beniamino. “Bravissimo. Il principe guerriero sul cavallo nero”; “Fantastico Can. Veramente un professionista impegnato e incredibile”; “Sei uno spettacolo”; “Impressionante la tua abilità. Bravissimo!”.
L’impegno sul set di El Turco sta richiedendo un enorme sforzo mentale e fisico per l’attore turco. Ecco perché le sue attenzioni in questo momento sono rivolte esclusivamente alla nuova produzione internazionale, che dovrebbe sbarcare in tv tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024.
La nuova serie tv, realizzata da Ay Yapim, società di produzione multimediale, in esclusiva per Disney Plus Turchia, è liberamente ispirata al libro di Orhan Yeniaras dall’omonimo titolo. Racconta un aspetto poco conosciuto dell’assedio di Vienna da parte dell’Impero Ottomano nel 1638. La leggenda narra che in quella circostanza un soldato di nome Balaban Agha, dopo essere stato catturato, riuscì a fuggire e raggiunse il paesino di Moena, piccolo Comune del Trentino Alto-Adige. In seguito, Balaban, che versava in gravi condizioni di salute, fu curato dalla popolazione locale e assistito fino alla sua completa guarigione.