Il Partito Democratico di Torre Annunziata si avvia al Congresso cittadino (sabato 14 e domenica 15 dicembre 2024) molto probabilmente con due liste e con due candidati a segretario (Ciro Passeggia e Gabriella Pepe). Quell’unità trovata circa due anni fa (marzo 2023) con l’elezione del segretario Giuseppe Manto, oggi latita e per di più non è stata mai cercata. Troppo distanti le posizioni tra i due schieramenti: da un lato chi ha ottenuto posizioni apicali all’interno dell’amministrazione pur in condizione di minoranza, dall’altro chi ha si è visto sbattere la porta in faccia nonostante una maggiore rappresentanza.
Ma cosa ne pensa l’ex segretario cittadino Pd Giuseppe Manto. Glielo abbiamo chiesto ed è stato un fiume in piena.
“Con grande rammarico, oggi vedo che il grande lavoro fatto durante il mio incarico viene spazzato via, per ritornare alle vecchie logiche – inizia Manto -. Fin dal primo giorno del mio insediamento come segretario del PD di Torre Annunziata mi sono posto degli obiettivi, che guardavano innanzitutto al rinnovamento del PD. Nelle mie interviste ho detto sempre due cose fondamentali: fuori le ‘bande’ dal partito, fuori i signori delle tessere. Una linea che si sposava in pieno con le indicazioni della segreteria nazionale, del commissario regionale Antonio Misiani e della segreteria metropolitana. Oggi, dopo che sono stati resi noti i numeri del tesseramento 2024, resto veramente basito: oltre 360 tessere, un numero sei volte superiore al tesseramento 2023. Ma la cosa che fa più scalpore è il silenzio su questa vicenda del segretario metropolitano Giuseppe Annunziata.
Ancora più sorprendente, da quello che sento in giro – continua l’ex segretario -, è il forte interessamento di amministratori locali di primo piano al tesseramento del PD, pur non avendo mai militato nel partito, al solo scopo di rafforzare lo schieramento a loro più gradito. Ci sono finanche candidati delle liste del centrodestra alle ultime elezioni che hanno sottoscritto la tessera del Pd.
Mi chiedo tutto questo sforzo, anche economico, a cosa serve? La mia è una domanda retorica, perché so benissimo che serve per la gestione del potere.
C’è chi in campagna elettorale ha ‘praticato’ bene ma ora ‘razzola’ male. Non faccio nomi, ma non è difficile capire con chi ce l’abbia. Non vedo un futuro roseo per la mia città – conclude Manto -. Vedo il mio partito, il Pd, preso d’assalto da soggetti che non hanno nulla a che fare con la politica, e questo mi preoccupa molto. Spero solo che il Congresso del Pd finisca in un certo modo, altrimenti si aprono scenari che non oso immaginare".