Durante la scorsa campagna elettorale, il candidato sindaco Corrado Cuccurullo fu ospite della nostra redazione. Una chiacchierata franca per conoscerlo meglio e per dispensare qualche consiglio, in considerazione della nostra trentennale attività giornalistica sul territorio.

Sapevamo delle sue capacità manageriali e della sua cultura economica, ma eravamo anche consapevoli della sua limitata esperienza in campo politico-amministrativo.

Tuttavia ricordo benissimo che nonostante fossimo in sette a parlare, la parola ce l’aveva sempre lui, Cuccurullo. Era entusiasta per questa nuova avventura che si apprestava ad intraprendere e più che ascoltare preferiva dire la sua su ogni argomento trattato.

Però che qualche consiglio riuscimmo a darglielo. «Caro Corrado - gli dicemmo - i torresi hanno una grande voglia di cambiamento. Tu non hai certamente la bacchetta magica, ma nei primi cento giorni concentra le tue energie sulle piccole cose da fare, che danno il segnale di un vero cambio di passo».

Quindi, migliore pulizia delle strade, cura del verde cittadino, una maggiore presenza dei (pochi) vigili per strada, una più accurata manutenzione della pavimentazione stradale. Insomma, quello che un po’ tutti si aspettano dall’insediamento di una nuova amministrazione. I grandi progetti, le grandi realizzazioni, importantissimi per cambiare il volto di una città, hanno bisogno di tempo lunghi e non sempre si concretizzano come si vorrebbe.

E ricordo pure che gli consigliammo di impegnare le maggiori e migliori risorse, sia economiche che umane, per due eventi: la Festa della Madonna della Neve e le festività natalizie, gli unici a cui partecipa la totalità della popolazione e capaci di dare un po’ di respiro al commercio locale.

Facciamo una premessa: questa amministrazione si trova a gestire un bilancio comunale approvato dalla Commissione Straordinaria, quindi con una limitata capacità di spesa, anche se in più di un’occasione si è avvalsa dello strumento della variazione di bilancio.

Ma veniamo ad oggi. Cuccurullo è stato proclamato sindaco il 1° luglio ed ha nominata la sua squadra di governo il 12 agosto 2024. I cento giorni, indipendentemente dalla data che si prende in considerazione, sono abbondantemente trascorsi. Quindi un primo bilancio possiamo azzardarci a farlo.

Partendo dal presupposto che nei cinque mesi di amministrazione non si può cambiare il mondo, ci soffermeremo solo sui quattro punti da noi suggeriti che avrebbero potuto dare un chiaro segnale di cambiamento. Ebbene a malincuore constatiamo che poco o niente è stato fatto.

Si era iniziato con la pulizia più accurata delle strade, ma è durata poco. Del verde cittadino neanche a parlarne. Mai in 30 anni si era lasciato così trascurato il verde pubblico, soprattutto lungo i corsi principali della città, senza la potatura degli alberi in occasione della Festa della Madonna della Neve, tra le imprecazioni dei residenti dei primi piani dei palazzi e, ultimamente, degli operatori ecologici, che nelle giornate ventose si vedono costretti a spazzare foglie secche sparse dappertutto (domani, con due mesi di ritardo, dovrebbe finalmente iniziare la potatura degli alberi lungo corso Umberto I, meteo permettendo).

Vigili per strada neanche a parlarne. E’ vero, l’organico è ridotto all’osso (recentemente è stato indetto un bando di mobilità per 9 agenti municipali), ma sarebbe auspicabile ogni tanto sentire qualche fischio per strada. A proposito di strade, non ce n’è una, tranne quelle recentemente pavimentate dalla Commissione straordinaria, che non presenta buche. Eppure il sindaco è coadiuvato nella sua azione da un uomo di grande esperienza politico-amministrativa, l’avvocato Pierpaolo Telese, scelto da lui proprio per colmare la sua ristretta conoscenza della macchina comunale.

Cuccurullo vanta un grosso credito da parte dei cittadini. Volendo usare una metafora, è in “luna di miele” con gran parte della città. Ma se non si cambia passo, difficilmente questo idillio durerà a lungo.

L’aver nominato una giunta, per sua scelta, priva di qualsivoglia esperienza politica e amministrativa, per poi ricredersi e accettare la candidatura di Alfonso Ascione (già consigliere e assessore provinciale nonché vicesindaco a Torre del Greco) dopo le dimissioni dell’assessore Gianfranco Scafa, sicuramente non lo ha aiutato e non lo aiuterà in futuro, soprattutto in una città dai mille problemi qual è la nostra.

Un uomo solo al comando, la frase pronunciata dal radiocronista sportivo Mario Ferretti nel 1949 per raccontare la fuga di Fausto Coppi, non serve per risollevare le sorti di Torre Annunziata. E neppure lo avvantaggia una minoranza consiliare quasi (a voler essere buoni) completamente appiattita sulla maggioranza, perché viene a mancare quello spirito di critica che spinge a fare sempre meglio, proprio delle democrazie moderne.

La città cambia passo”, quello che è stato lo slogan di Cuccurullo in campagna elettorale al momento è rimasto tale. Il nostro auspicio è che, superati i primi mesi di rodaggio, ora il sindaco “ingrani” la marcia decisiva e faccia cambiare veramente passo alla città, con atti concreti e non a parole.

E' la nostra speranza e quella di tutti i cittadini torresi.