A cura della Redazione

"Il Decreto 'Salva Casa', voluto dal ministro Salvini e immediatamente rivendicato dalla Lega come soluzione alle necessità di studenti e lavoratori, rappresenta un clamoroso ritorno al passato, superando una legge del 1975 adottata dal Governo Moro IV, al culmine di un'intensa mobilitazione sociale promossa da collettivi di base, sindacati e partiti dell'area socialcomunista.

È l'ennesimo bluff di Salvini e Meloni ai danni di lavoratori e studenti", è quanto dichiarano in una nota congiunta gli esponenti del PD e Giovani Democratici, Giuseppe Annunziata, Rosanna Correra, Andrea Picariello e Giovanni Oliviero.

"In particolare, il provvedimento permette la creazione dei cosiddetti 'micro monolocali', riducendo le dimensioni minime per l’abitabilità dei monolocali a 20 metri quadri. Viene inoltre abbassata l’altezza minima dei locali abitabili. Si tratta di una scelta discutibile e di una beffa che mina il diritto alla casa come presupposto per una vita dignitosa. In assenza di una regolamentazione specifica, questo provvedimento rischia di incentivare, soprattutto nelle grandi città, fenomeni di abusivismo extralberghiero, con un conseguente aumento dei costi per il diritto all’abitazione, peggiorando definitivamente le condizioni per lavoratori e studenti in cerca di alloggio", continuano gli esponenti del PD.

"Siamo di fronte all'ennesimo bluff di Salvini e Meloni, che fingono di non vedere l'emergenza abitativa e il caro-affitti, che sta erodendo il potere d'acquisto, senza offrire risposte adeguate alla carenza di alloggi per studenti, i quali saranno i più penalizzati da tale norma" - concludono i rappresentanti del PD.