Si è svolta questa mattina, giovedì 31 luglio, la prima seduta di Consiglio comunale di Torre Annunziata.
Come il primo giorno di scuola, 22 “scolaretti” si sono presentati puntuali al primo appuntamento a Palazzo Criscuolo.
Molti volti nuovi (diciotto) e solo sei con esperienze pregresse da consigliere (Davide Alfieri, Brunone Avitabile, Michele Avitabile, Antonio Pallonetto, Raffaele De Stefano, Mauro Iovane). Assenti i candidati sindaco Mariantonietta Zeppetella e Carmine Alfano. Secondo voci più che fondate, presto formalizzerebbero le loro dimissioni per dare spazio a due giovani volti della politica locale: Salvatore Monaco (M5S) e Anastasia Quaranta (Orgoglio e Dignità).
Elegantissime le nove consiglieri comunali: un tocco di femminilità in un contesto sempre dominato dai maschi.
Dopo l’esame delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità degli eletti alla carica di sindaco e consiglieri comunali, si è passati al giuramento del primo cittadino (video pubblicato sulla nostra pagina Facebook), che ha indossato, per l’occasione la fascia tricolore.
E’ arrivato poi il momento dell’elezione del nuovo presidente del Consiglio. Si partiva da una diversità di opinioni. Alla proposta del sindaco, che suggeriva la candidatura di Davide Alfieri di Torre Libera, faceva da contraltare quella di diversi consiglieri di maggioranza che, invece, caldeggiavano l'elezione di una donna sullo scranno più alto di Palazzo Criscuolo. "La proposta - come da essi più volte dichiarato - nasceva dalla volontà di dare sostanza a quel principio politico che il sindaco Cuccurullo aveva costantemente richiamato durante la campagna elettorale, ovvero un profondo rinnovamento della politica".
Alla fine, però, l’ha spuntata Alfieri, che veniva eletto alla terza votazione con 15 voti a suo favore. Cinque voti andavano a Antonio Pallonetto, presidente protempore dell’Assemblea, 2 le schede bianche.
Tutto lascerebbe supporre che la maggioranza (formata da quindici consiglieri comunali, in quanto il sindaco, come da regolamento, non ha votato), abbia appoggiato compatta la candidatura di Davide Alfieri. Invece le cose non starebbero così. Voci di corridoio porterebbero a pensare che più di un consigliere di opposizione avrebbe votato Alfieri.
Sarà proprio così? Il segreto delle urne non ci permette di affermare con certezza quanto evidenziato, ma il sospetto che parte della minoranza abbia votato Alfieri appare verosimile.
Certo, se così fosse non ci sarebbe da gridare allo scandalo. Nella storia, molti presidenti di consiglio comunale sono stati eletti con voti trasversali, soprattutto alle prime votazioni, quando il quorum per l’elezione è pari ai due terzi dei consiglieri assegnati.
Ora sta al neo eletto Alfieri dimostrare di essere un presidente super partes, al di là di chi lo abbia votato o meno. Di esperienza ne ha molta, visto che è al suo quinto mandato al Comune di Torre Annunziata.
Intanto, la sua elezione apre le porte della presidenza del gruppo consiliare di Torre Libera alla consigliera Clelia Sansone (nella foto sotto). Quarantadue anni, laureata in economia, management e controllo d'azienda, la Sansone è dipendente di Rfi SpA direzione acquisti. "Sono alla mia prima esperienza politico-amministrativa - ha detto - ma svolgerò al meglio il compito assegnatomi. Intanto a nome di tutto il gruppo faccio i miei migliori auguri al presidente Alfieri, certa che la sua esperienza sarà di aiuto a tutti noi".