A cura della Redazione
Vince lex ministro Luigi Nicolais, con alle spalle il sindaco Salvatore Vozza, ma le urne del centrosinistra restano semivuote. Un flop le primarie del Pd e della Sinistra con una quota di votanti inferiore agli stessi iscritti. Luigi Nicolais (Pd) è il vincitore di questa corsa a tre, in contrapposizione a Guglielmo Allodi, assessore provinciale del Pd, e a Salvatore Vozza (Sinistra e Libertà), sindaco di Castellammare di Stabia.
A Torre Annunziata, appena 564 i votanti, un po´ più del terzo dei 1.500 iscritti al Partito Democratico. Anche se alle primarie hanno partecipato anche la Sinistra Democratica, i comunisti di Vendola, i Verdi e il Ps. Questi i risultati: Vozza voti 231; Allodi voti 186; Nicolais voti 146; scheda nulla 1.
Lex ministro Nicolais in testa con una serie di vittorie nette nei quartieri di Miano, Piscinola, Ponticelli (dove ha ottenuto mille voti), Pianura, Soccavo, ma anche a Ottaviano, Portici, Bacoli, San Giorgio a Cremano e Frattamaggiore: in questultimo Comune ha raccolto oltre lottanta per cento dei consensi. Più indietro i rivali Guglielmo Allodi, assessore provinciale del Pd, e Salvatore Vozza sindaco di Castellammare di Stabia ed esponente della Sinistra. Allodi ha vinto a Marianella, Colli Aminei e Arzano ma anche in alcune sezioni dellarea flegrea e dellarea Nord.
Salvatore Vozza mette invece le bandierine nella sua Castellammare, ovviamente, ma anche a Torre del Greco, Torre Annunziata, Sorrento e in alcune aree della città tra cui Stella (dove la Sinistra è sempre stata molto forte), Arenella (autentica roccaforte dei Verdi) e San Lorenzo. A tarda sera Vozza era secondo ma dal suo comitato elettorale ha subito lanciato frecciate polemiche verso Nicolais e chi lha sostenuto: "Io vinco in un numero di sezioni superiore rispetto a lui ma Nicolais è primo perché ci sono zone in cui lex ministro ha raccolto percentuali anomale rispetto a me e Allodi. Mi riferisco soprattutto al quartiere napoletano di Ponticelli e al Comune di Frattamaggiore".
In quarantamila alle urne, dunque, nei trecento seggi sparsi tra la città e la provincia. Un afflusso basso rispetto alle "proiezioni" lanciate dal commissario provinciale del Pd Enrico Morando che appena quattro giorni fa aveva previsto almeno ottantamila votanti. "Mi aspetto per le provinciali aveva detto Morando una cifra più bassa rispetto alle primarie per Prodi ma, comunque, una elevata partecipazione. Poiché ci sono poco più di sessantamila iscritti al Pd tra città e provincia, mi auguro che la cifra minima degli elettori che verranno a votare si collochi tra i sessantamila iscritti e i 110 mila che votarono per Prodi".
Previsione clamorosamente smentita dal dato reale di affluenza da parte di iscritti e simpatizzanti del centrosinistra. Flop primarie, per la gioia di Paolo Russo, commissario di Forza Italia: "Sono stati Antonio Bassolino e Rosa Russo Iervolino a deprimere la primarie del Partito democratico. Limbarazzante affluenza indica con chiarezza come le disastrose gestioni della Regione, della Provincia e del Comune incidano nellallontanare i disillusi elettori del centrosinistra dal Partito democratico. In queste ore il Pdl si prepara a certificare la costruzione del più grande partito dei moderati dItalia e farebbe bene alla democrazia avere dallaltra parte un partito della sinistra moderna ma le premesse vanno in tuttaltra direzione".
Una bassa affluenza che scontenta anche i socialisti. "Si tratta di un chiarissimo monito per il Pd e lintero centrosinistra", ha commentato Marco Di Lello, coordinatore nazionale del Partito socialista.