Un flusso anomalo di pazienti viene registrato all'alba di domenica 16 ottobre al pronto soccorso ospedale S. Anna e Maria SS. della Neve di Boscotrecase.
Quarantadue persone accusano, chi più chi meno, febbre alta, vomito, dolori addominali e diarrea.
Lo stesso accade in altri ospedali dell'area a nord di Napoli, "invasi" da altri centotrenta pazienti.
Tutti avevano, il giorno prima, partecipato a due pranzi nuziali tenutisi in un noto locale di Trecase, zona Vesuvio.
I ricevimenti erano quelli di una coppia di neo sposi di Boscoreale, e di un'altra dell'area nord di Napoli.
Il personale medico avvisa i carabinieri che, a loro volta, contattano il Dipartimento di Prevenzione dell'Asl Na 3 Sud.
Nella struttura ricettiva scattano i controlli sul cibo effettuati da medici, veterinari e tecnici della prevenzione dell'Azienda Sanitaria attraverso i campionamenti. Le materie prime, utilizzate per preparare le pietanze dei banchetti, vengono poste sotto sequestro ed analizzate. Lo stesso personale sanitario dei nosocomi in cui sono stati ricoverati i pazienti, effettua le analisi sul sangue degli stessi e la coprocultura. Bisognerà attendere alcuni giorni per il responso.
Durante i controlli, inoltre, vengono sequestrati anche altri alimenti conservati in un frigorifero non idoneo. Ciò, però, è bene precisare, non ha nulla a che fare con i casi precedenti.
L'ipotesi più plausibile è quella di una sospetta intossicazione alimentare dovuta all'aver ingerito pasta con i funghi o prodottti comunque impiegati per la sua preparazione (salse, panna, ecc.).
Non si esclude che possa trattarsi di salmonella o di contaminazione da enterobatterio.
Tra le persone ricoverate, alcune delle quali sono state poi dimesse, figurano anche tre bambini, di cui due all'ospedale di Boscotrecase.
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