Sono tre i medici indagati per la morte di Aldo Gionta, deceduto all'ospedale S. Anna e Maria SS. della Neve di Boscotrecase lo scorso 12 febbraio prima di essere sottoposto ad un intervento chirurgico per la ricomposizione di una frattura alla tibia e al perone.
L'uomo, 47 anni, era il cugino del boss "poeta" omonimo, ed era il figlio di Ernesto, fratello del capoclan fondatore dell'omonima cosca Valentino.
A condurre l'inchiesta, la Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Le indagini puntano a capire se il decesso sia avvenuto per cause naturali o, invece, sia legato in qualche modo all'attività dei sanitari.
Gli indagati sono un chirurgo ortopoedico, un anestesista ed un cardiologo.
Giovedì sarà effettuata, probabilmente, l'autopsia sul corpo del 47enne, alla presenza dei periti di parte nominati dalla famiglia Gionta, assistita dagli avvocati Giovanni Tortora e Gaetano Rapacciuolo, e di quelli nominati dalla Procura. Anche gli indagati hanno facoltà di nominare propri periti.
La stessa Asl sarebbe propensa ad avviare una inchiesta interna attraverso un suo legale di fiducia.