Nazario Matachione parla a seguito delle indagini della Procura della Repubblica di Torre Annunziata relative ad una presunta evasione fiscale perpetrata dall'imprenditore farmaceutico dal 2009 al 2012, e che ha portato al sequestro, da parte della Guardia di Finanza, di conti correnti e beni immobili personali per un valore di 8 milione di euro.
«Si tratta di una misura cautelare che insiste solo ed unicamente sui miei conti correnti personali, ma che non intacca minimamente le aziende farmaceutiche né il regolare svolgimento delle attività delle stesse - spiega Matachione -. Nei prossimi giorni, insieme ai miei legali, offrirò tutti i chiarimenti possibili e idonei a rivalutare sia il provvedimento emesso, sia l’intera vicenda che mi vede protagonista e dalla quale fin d’ora mi dichiaro completamente estraneo. D’altra parte sono sicuro che se fossi stato ascoltato dalla GdF o dai PM, così come era stato richiesto dai miei legali, in qualità di contribuente avrei spiegato che i dati contabili a disposizione degli inquirenti sono stati elaborati in base ad un equivoco interpretativo, visto che si è trattato semplicemente di bonifici che venivano destinati da una farmacia all’altra per esigenze finanziarie e non certo per porre in essere condotte finalizzate all’infedele bilancio o a sottrazione di capitali al fisco. Sarebbe stato paradossale trasferire con bonifici tracciabili pagamenti "a nero" fatti a me stesso! È tempo che sono sotto i riflettori visto che mi ritengono “il re delle farmacie”, e capisco che la vicenda possa fare notizia. Ma sono fiducioso che, come già successo, alla fine la verità finirà per prevalere sempre e comunque. Mi sento assolutamente sereno», ha concluso l'imprenditore.