A cura della Redazione
AGGIORNAMENTI. I vigili del fuoco, dopo un estenuante lavoro durato cinque giorni, hanno estratto la Fiat Panda gialla caduta nelle acque del fiume Sarno giovedì 21 novembre scorso, in seguito ad un incidente stradale verificatosi all´incrocio tra via Casone e via Ripuaria. Al momento non si sa se al suo interno ci sono i corpi di Nunzia Cascone e della figlia Anna Ruggirello, che erano a bordo della vettura. Stamattina c´è stata la svolta nelle operazioni di ricerca. Grazie ad apparecchiature sofisticate, le "tute rosse" sono riuscite ad individuare una carcassa di ferro a circa 7 metri di profondità.
I vigili del fuoco dovrebbero aver individuato (il condizionale è d´obbligo) la Fiat Panda che nella prima mattinata di giovedì scorso è precipitata nel fiume Sarno a seguito di un incidente stradale. Già verso la fine della giornata di domenica i sensori immersi nellacqua fetida avevano segnalato una grande massa ferrosa non molto distante dal punto dove sarebbe precipitata lautomobile, che dovrebbe contenere i corpi di Nunzia Cascone e di sua figlia Anna Ruggirello. Domenica, a fine giornata, i vigili del fuoco avevano rilevato un "punto sensibile" che è stato verificato nella mattinata di oggi prima di far partire la richiesta dei mezzi pesanti, necessari a tirare via lautomobile dal fango, a circa 7 metri di profondità (cosa che abbiamo dal primo momento ritenuto più probabile rispetto alla tesi, allora prevalente, che la Panda fosse stata trasportata dalla corrente dacqua). Ora serve che arrivi sul posto un carro gru con un cestello del tipo di quelli che usano le imprese di autodemolizione per estrarre la carcassa della vettura. La certezza dellesito delloperazione di recupero si avrà solo quando (e se) la Panda gialla uscirà fuori dal fango, perché potrebbe trattarsi di una diversa massa ferrosa della stessa grandezza. Ogni momento che passa aumenta sul luogo della tragedia la folla dei curiosi e di quanti partecipano al dolore immenso della famiglia Ruggirello.
MARIO CARDONE
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