A cura della Redazione
Isola pedonale a via Alfani. La decisione è stata assunta martedì scorso dalla giunta comunale, dietro sollecitazione delle commissioni consiliari Commercio e Viabilità. Il tratto interessato alliniziativa è quello compreso tra Rampa Nunziante e via Fusco, dove sarà tassativamente vietato circolare con auto e moto nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle ore 19,30 alle 22,30. Il provvedimento sarà adottata in via sperimentale da venerdì 4 luglio e si protrarrà sino al 15 settembre. Con questa decisione lamministrazione comunale intende limitare soprattutto la circolazione dei motorini che, nelle ore serali, invadono letteralmente la città, creando non pochi problemi ai pedoni. La chiusura di via Alfani, infatti, interromperà quel «circuito vizioso» (corso Umberto, via Fusco, via Alfani), tanto amato dai centauri torresi e ne limiterà la loro circolazione. Ma non solo; i cittadini torresi potranno finalmente passeggiare con tranquillità e godersi lo stupendo panorama che si ammira da questo tratto di strada. Chi dovrà raggiungere la Villa Comunale, però, sarà costretto ad allungarsi fino a piazza Nicotera, attraversando lintero corso cittadino. «Questo eventuale disagio commenta lassessore alla viabilità Giuseppe Auricchio è ampiamente compensato dal miglioramento della vivibilità e da una maggiore sicurezza della circolazione autoveicolare. Anche se non sono esclusi correttivi da apportare ad itinere».
Liniziativa aveva già avuto un plebiscito di consensi con il sondaggio proposto dal nostro sito torresette.it. Infatti il 70 per cento si era pronunciato a favore dellisola pedonale, e solo il restante 30 per cento si era detto contrario.
Lisola pedonale ritorna in città dopo oltre tre anni. Quella precedente realizzata sul corso Umberto I di domenica, e che tanto successo aveva riscosso tra i cittadini torresi, fu sospesa durante lamministrazione Monaco a causa dellemergenza rifiuti. Ora riparte con lobiettivo di creare unoasi di tranquillità tra tanto caos e inquinamento ambientale.
E. M. BORRELLI